Paradise Lost ‘The Plague Within’
Review Overview
6.5
6.5PARADISE LOST
‘The Plague Within’-LP/CD
(Century Media)
6.5/10
In maniera molto candida non seguo i Paradise Lost da anni, essendomi fermato al debutto del 1990 ‘Lost Paradise’, che considero un disco pregevole e dove i nostri si muoveano su coordinate death-doom. Ricordo poi di averli visti dal vivo nel 1996 a Roma con Slayer, Sepultura, Bad Religion e Sex Pistols. Detto ciò, procediamo nello scrivere qualche riga sul loro nuovo album. Si tratta di un potente gothic rock, atmosfere funeree, nebbiose e depresse. Accanto ad episodi prettamente commerciali, abbiamo quasi un ritorno al passato, con momenti doom metal (ma non aspettatevi di certo il suono di gruppi come Seven Sisters Of Sleep) ricchi di pathos. Appare chiara comunque la via scelta anche in questo caso dalla band di Halifax: un suono molto accessibile, con un retrogusto rockish, in cui elementi gotici si fondono con le tastiere. Il gruppo suona impeccabile e compatto, rodato dai dischi e da incessanti tour che li vedono impegnati ai quattro angoli del globo. I suoni sono corposi ma allo stesso tempo moderni e molto calibrati. La voce di Nick Holmes vi condurrà nei meandri più fumosi e oscuri. I Paradise Lost sono un gruppo crepuscolare, un gruppo che rievoca l’atmosfera che si respira nell’autunno novembrino, dove il grigio domina le giornate bagnate di pioggia. Personalmente preferisco gruppi come I Type O Negative, molto più pesanti ed oscuri, con una maggiore simbologia e teatralità. I Paradise Lost si riconfermano tra i portabandiera di un suono adatto a chi sì ama il gothic metal, ma senza i suoi estremismi.
(Marco Pasini)
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