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Salad Days Magazine | November 6, 2024

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Ormen Lange ‘Black’

Ormen Lange ‘Black’
Salad Days

Review Overview

7,5
7.5
7.5

Rating

ORMEN LANGE
‘Black’-CD
(StayPosi Records)
7.5/10


Considerate pure questo ‘Black’ degli Ormen Lange come il disco che i Mars Volta non faranno mai, che i Black Sabbath non faranno più e che i Cathedral non hanno fatto ancora. Il quartetto di Chicago mette in piedi una specie di libero concept in cui, nelle sue fasi principali (quattro lunghe composizioni), si incontrano e si scontrano, nell’ ordine: giri psycho settantiani e costruzioni soft-prog fluenti, partiture free-form e intransigenze doomy, post-rock minimale e percussionismi tribali, dissonanze lisergiche e stoner spaziale. Ogni strumento è protagonista di una scenografia psichedelica in cui non si percepisce la necessità del cantato (che infatti manca). Qualcuno potrà contestare che c’è troppa carne al fuoco, ma ogni suite (ben strutturata o improvvisata che sia) va inquadrata nel suo continuum, nella sua disposizione e/o capacità di condurre l’ ascoltatore all’ interno di un flusso eccitante o rilassante che sia. Sottofondi caliginosi, saliscendi magnetici, folate alienanti, espansioni cosmiche e attacchi hard rock hanno una loro congruenza: non un ammasso informe, semmai un collegamento poco meno che sequenziale. Dal vivo forse sono ancor più coinvolgenti.
(Flavio Ignelzi)

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