Old Fim Casuals ‘Holger Danske’
Review Overview
6.5
6.5OLD FIRM CASUALS
‘Holger Danske’-LP
(Pirates Press)
6.5/10
Ci vogliono diversi passaggi per entrare in sintonia del nuovo lavoro targato Old Fim Casuals, intitolato in modo pomposo e roboante ‘Holger Danske’. Lars Frederiksen paga evidente pegno alle sue origi danesi con un disco ricco di rimandi alla madre patria a partire dal titolo che ritrae appunto Holger Danske, il vichingo dormiente che si sveglia quando la madre patria è in pericolo: sotto questo nome, il buon Lars non manca di informarci, durante la seconda guerra mondiale era attivo un gruppo di resistenza del quale faceva parte suo zio Vigo, da qui arriviamo ai nostri giorni dove Lars invoca il risveglio di Holger per combattere i sempre più frequenti rigurgiti fascisti. Tutto molto bello e romantico ma quando schiacciamo il famigerato tasto play ci troviamo di fronte ad un disco di non immediata lettura: l’aggiunta in lineup del chitarrista Gabe Gavriloff regala muscoli e corposità al sound degli Old Firm Casuals che in più di un’occasione abbraccia derive motorhediane (‘Zombie’ e la titletrack) e rock and roll anche piuttosto sfacciate e melodiche (‘Casual Rock -N- Roll’ sembra una b side persa nel tempo degli AC/DC). Di contorno troviamo robusti inni street punk come ‘Motherland’ e ‘Get Out Of Our Way’ e schegge hardcore tumultuose e rancorose come ‘Traitor’. Se ad un primo “giro” si rimane un po’ freddi è con gli ascolti che ‘Holger Danske’ cresce e pur non arrivando mai ad entusiasmare in modo eclatante riesce a farsi piacere con un punte di godimento anche alto. Un buon modo per Lars per occupare il tempo libero per una band che suona ben più di un ritrovo tra amici al cazzeggio.
(Davide Perletti)
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