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Salad Days Magazine | December 22, 2024

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NOFX ‘DOUBLE ALBUM’

NOFX ‘DOUBLE ALBUM’
Salad Days

Review Overview

8
6.5
6.5

Rating

NOFX
‘Double Album’-CD
(Fat Wreck Chords)
6,5/10


Penso che un “sei e mezzo” da parte mia ai NOFX faccia più “notizia” che il Marocco avanti in Qatar. Se mi conoscete, se mi avete letto, sapete bene che per me l’esplosione della crocchia che fa capo a Fat Mike e soci è stata, più che il successo di Green Day e Co., la “fine” del punk hardcore come lo intendevamo noi, quelli nati con il 7 davanti. Come MRR, a noi piaceva di brutto il sound un po’ sgangherato, molto Mystic, di ‘Liberal Animation’… a noi ci ha fatto godere la chitarra metal di Steve nei due successivi… noi abbiamo apprezzato l’inserimento di Hefe (e di tutto il suo “indotto mariachi vs cartoon”, per così dire) in ‘White Thrash…’, ed ovviamente in ‘Punk In Drublic’. Poi siamo arrivati alla seconda metà anni’90. Formula che si ripete, concerti sempre più macchiette, pubblico pure… una situazione “generale” abbastanza triste, come sempre ben tratteggiata, nel’95, dai Derozer di ‘No Surf’. Per quel che mi riguarda, una bella pietra sopra a tutta quella roba (del punk “colorato” salvo solo i Propagandhi, che poi tanto “colorati” non sono). Un po’ come i Sottopressione il mio rapporto con “la scena” è morto per poi risorgere. Un po’ come i Sottopressione il mio rapporto con i NOFX è morto per poi risorgere. Il mio primo passo per lo sdoganamento dei NOFX è capitato con la serie/documentario ‘Backstage Passport’. In particolare l’episodio in Sudafrica è stato illuminante. Il secondo step verso la mia/loro definitiva “redenzione” l’ho fatto con il libro, per inciso uno delle bio più divertenti, ma nello stesso tempo SIGNIFICATIVE, che abbia mai letto. Fat Mike avrebbe fatto una genialata se avesse chiuso baracca e burattini là, proprio con ‘The Hepatitis Bathtub And Other Stories’. Sarebbe stata una mossa che avrebbe RIunito in un solo colpo la loro vecchia (in tutti i sensi) fanbase, con i regaz con l’8 (o anche il 9) davanti. Ma va bene così: bello disintossicato e libero dalle discussioni “hanno fatto la storia” vs “sono dei buffoni”, posso ascoltarmi con tutta calma il ‘Double Album’. Non cagandoli, poi, per me si tratta di un vero e proprio NUOVO album. Che dire? ‘Double Album’, nel suo intreccio, mi ricorda (visto che sono un boomer) Francesco Panetta, un nostro incredibile campione dei 3000 siepi. Un underdog. Ha avuto il suo periodo d’oro negli anni’80, quando correva SOLO contro le varie corazzate africane, o dell’Est (era il periodo pre-caduta muro). Per cosa è famoso Panetta? La sua tattica di gara era suicida. Un pazzo. Partiva a mille, anzi, a un milione! Per poi “resistere” al ritorno degli spesso più dotati avversari. I primi 500 metri erano uno spettacolo: scattava come se non ci fosse un domani e creava il vuoto dietro a sé. Gli ultimi 500 metri erano un’agonia, tutti a tifare che anche a quel particolare giro facesse un podio. ‘Double Album’ parte come Panetta. Non a mille, a un milione. Ricky Koppo su Irritate People è stato fin troppo conservativo, essendo un ottimo recensore, ma anche un fan. In realtà ‘Darby Crashing Your Party’, ed in particolare quel giro di basso, mette in fila tutti i critici/wannabes/snob che aspettavano Mike al varco. Traccia di un acido che remixata dalle mani giuste (chi cazzo è l’Andy Weatherall di oggi? Esiste?) diventerebbe l’inno di una nuova summer of love. Si continua, alla grande, con la anthemica ‘My Favourite Enemy’, diciamo una ‘Don’t Call Me White’ versione Clooney (ha i capelli bianchi, ed è fighissimo). Hanno fatto il vuoto dietro, ora si tratta di tenere duro. Da qui a ‘Is It Too Soon If Time Is Relative?’ si “resiste” con il mestiere e l’esperienza. Ma come Simone Rancid, baaaaaaaaaasta con i siparietti ragga, basta con la sua personalità del pagliaccio triste. Il gap con i competitors si riduce, è il momento di piazzare il terzo strappo, e sperare di arrivare al traguardo. Se ‘Darby Crashing Your Party’ era ‘Demonstratying My Style’ per quel che riguarda il basso, ‘Is It Too Soon If Time Is Relative?’ è la stessa cosa per quel che riguarda i testi. Sentiremo la mancanza di quella penna. Punto. E poi quel riff di chitarra che ti si stampa in testa tipo Screeching Weasel mi fa impazzire. Finisce come Panetta… stremato terzo… anzi, forse finisce (un filo) peggio di Panetta, questo è un sei e mezzo fatto da tre nove e sette cinque e mezzo. Al quindicesimo album, oramai fuori tempo e fuori moda, cazzo: tre nove è tanta roba!
(franz1972)

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Photo Credit: @susanmossphotography

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