NO.ME FW 2012

The third NO.ME collection desecrates the political extremisms and assumes their symbolic features. In this way, each inhuman ideals’dictatorship is decontextualized taking a broader and worthy meaning in the fashion field. Thanks to that process, the original and historical sense of those symbols is exorcized; they are mingled together losing their political power, and recycled in an artistic background. Art doesn’t set out to be a politically-acting-vanguard, but an aesthetical act. It’s up to the man to keep the negative power of these symbolos or to invent new ones resizing the initial emblematic imaginary. It would have no sense to deny that every new form proposes being provocative and inappropriate; maybe it does naturally. No human being can avoid past.

La collezione numero 3 di NO.ME, dissacra gli estremismi politici e ne assume le caratteristiche simboliche proprie. In tale modo ogni dittatura nata dai più disumani ideali decontestualizzata e portata nel mondo della moda assume un significato più degno e alto , quello dell’arte.Esorcizzare i simboli che storicamente terrorizzano e mescolarli, indebolirli politicamente e riciclarli in un contesto dell’arte che si propone non come un’avanguardia che agisce politicamente, ma come un’azione estetica. Sta all’uomo decidere se mantenere il potere negativo di un simbolo, o reinventarne nuovi valori e ridimensionare l’immaginario simbolico. E’ inutile negare che ogni forma nuova si presenta come provocatoria e inadatta, e forse in minima parte lo è per natura. Non è la politica ad interessarci, ma il potere dei propri simboli. E’ svuotandoli del loro potere che possiamo mettere fine al passato. Sono i simboli che restano e generano altri mostri, non sono le idee che muoiono nel momento in cui vengono realizzate. NO.ME è vivo. E nessun essere vivente può non occuparsi del passato.

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