NK ‘Nothing To Be Gained Here’
Review Overview
7
7NK
‘Nothing To Be Gained Here’-CD
(Triple Crown Records)
7/10
Gli NK, già conosciuti (si fa per dire) col nome di North Korea, sono uno di quei progetti che non si capisce bene se estemporanei o meno, in cui gente mediamente famosa si mette assieme per suonare e divertirsi più che per fare soldi o guadagnare fama. In questo caso i nomi coinvolti sono quelli di Billy Rymer dei The Dillinger Escape Plan, di Ryan Hunter degli Envy On The Coast e di Michael Sadis dei Rivalry. Che non sono proprio nomi di primissimo piano (a parte il batterista dei TDEP, forse), ma che provano a giustificare (non riuscendoci mai del tutto) l’utilizzo di aggettivi tipo “imperdibile” o “sorprendente” nel fogliettino allegato al promo. E sorprendente lo è davvero, in una certa misura, questo debutto ‘Nothing To Be Gained Here’ su Triple Crown Records, prodotto con competenza da Mike Sapone (Brand New, Taking Back Sunday, O’ Brother). Il materiale composto, infatti, si discosta un po’ da quello usuale delle band madri, puntando piuttosto verso un crossover/post-hc che si avvicina molto al canovaccio Deftones (‘Kings’, ‘Customer’, ma Hunter non possiede l’intensità vocale di un Chino Moreno), prediligendo situazioni più atmosferiche, groovose, anche soul (‘Vacation Days’) o hip-hop (‘Shoulder Gorilla’). Globalmente piacevole e stuzzicante.
(Flavio Ignelzi)
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