Naglfar ‘Cerecloth’
Review Overview
7
7NAGLFAR
‘Cerecloth’-CD
(Century Media)
7/10
“The usual death and destruction.” Così il chitarrista Andreas Nilsson descrive questo ‘Cerecloth’, ottavo album in studio per gli svedesi Naglfar. Ed io non posso che essere d’accordo con lui. Il terzetto di Umea/Vasterbotten e’ tornato in gran spolvero, specchiandosi in maniera sontuosa nella nera luce luciferina. Il suono e’ sempre tagliente e freddo come un alito di morte, il loro black metal a forti tinte melodiche non conosce debolezza alcuna, andando dritto a spazzar via qualsiasi tipo di resistenza. Un suono raggelante, giocato tutto su blast beat lancinanti, con riff che creano un’atmosfera opprimente e maledetta, in cui tutto e’ avvolto in una glaciale oscurita’, dove non esiste ne luce ne redenzione alcuna, ma in cui si sente solo una presenza terribile e impalpabile. La voce di W. Olivious e’ viziosa, un rantolo profondo e lacerante, mentre decanta le sue liriche intrise di sangue nero come la notte. Musicalmente i nostri miscelano in maniera intelligente la belligeranza del black metal old school, feroce e intransigente, con la melodia magniloquente che vi avvolgera’ come un nero sudario di morte. Veramente un gran bel disco, adatto sia a chi sui nutre di queste sonorita’, sia a chi vuole avvicinarsi al genere tramite un gruppo a suo modo storico.
(Marco Pasini)
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