Myrkur ‘M’
Review Overview
5.5
5.5MYRKUR
‘M’-LP/CD/Digital
(Relapse)
5.5/10
Myrkur è lo pseudonimo sotto al quale si cela la cantante e modella Amalie Bruun, danese ma newyorkese di adozione. Dopo un ep, che ha generato un bel polverone (in molti han gridato al miracolo, anche se su Metallum si è beccato la miseria di un 47% di media; ma si sa, li ci scrive gente che un pò ne sa), giunge il full length, sotto l’egida della sempre attivissima Relapse Records. Al progetto hanno partecipato membri di Marduk nonchè Christopher Amott degli Arch Enemy. Il risultato? Appena sufficiente. Se da un lato quando la nostra biondina ci da dentro col black metal old school sparato a cannone, i risultati sono ottimi, in virtù di una voce eccelsa e violentissima, quando invece comincia a cantare melodico tipo coro di una chiesa, diventa di una noia incredibile, almeno per me. Il disco quindi si può suddividere in due parti: quelle di brutal old school black metal, suonato con una ferocia senza pari, e quelle invece melodiche, epiche, dove la nostra sfoggia una voce incredibile, con cascate di tastiere ed effetti vari. Ora mi assale un dubbio: non è che aver registrato un album così, sia un pò una paraculata per ingraziarsi sia i blackster più selvaggi e allo stesso tempo vendere qualche copia anche a chi ascolta Dimmu Borgir e Cradle Of Filth? Per curiosità poi mi sono andata a cercare un pò di foto di Amalie, e tutto mi sembra fuorchè una adepta del suddetto genere. Anzi, se cercate con Google, le prime foto che vi compariranno sono quelle di lei in pose ammiccanti da copertina di Vogue. Qualcuno diceva che “l’abito non fa il monaco”, ma ho visto troppe operazioni commerciali di questo tipo per non nutrire qualche perplessità. Comunque, il disco non è un granchè (tolti i pezzi di cui parlavo prima), e ve lo consiglio solo se vi piace il black metal dai tratti sinfonici e dalle voci eteree.
(Marco Pasini)
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