Myrkur ‘Folkesange’
Review Overview
7
7MYRKUR
‘Folkesange’-CD
(Relapse)
7/10
Myrkur (al secolo Amalie Bruun): artista geniale, o grossa paraculata da parte di Relapse? Ai posteri l’ardua sentenza. Danese, modella, dal 2014 si è assicurata un contratto con l’etichetta di cui accennavo sopra. Salutata da molti come il futuro del black metal, basta andarsi a leggere le recensioni sul portale Metal Archives per rendersi conto che effettivamente non è così. Sgombro subito il campo: ho ascoltato qualche traccia dai precedenti lavori, ma sinceramente il futuro del black metal non passa certo da qui. Certo, qualche elemento c’è stato, ma si riduce tutto ad un tiepido fuoco di paglia. Ora, torna con questo ‘Folkesange’. Di black metal neppure l’ombra, diciamolo subito. Che la signorina abbia già esaurito la vena compositiva in tal senso, magari sperimentando con le sue molteplici influenze, oppure Relapse stia cercando di creare la nuova Enya? Non saprei. Di sicuro so, ascoltando questo nuovo lavoro, che la nostra bionda strega ama la mitologia nordica (ma questo già lo sapevamo), il folk mieloso e dal tiro molto pop, è dotata di una discreta voce e ama usare strumenti tipici come nyckelharpa (anche se quest’ultimo appartiene più alla tradizione svedese rispetto a quella danese), lyre, mandola e piano. 13 brani molto curati, dolci e a tratti epici. La nostra scrive, compone e suona tutto da sola e lo fa in maniera egregia. Se siete fan della Bruun i casi sono due: o amerete alla follia questo vinile, oppure la maledirete per aver abbandonato il percorso intrapreso nelle precedenti release. Per il sottoscritto invece, un discreto disco, ideale per una serata di fronte al fuoco sorseggiando una cioccolata in tazza vegan…
(Marco Pasini)
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