Mustasch ‘Thank You For The Demon’
Review Overview
7.5
7.5MUSTASCH
‘Thank You For The Demon’–LP
(Gain Music)
7.5/10
Arriva anche il settimo album per i Mustasch, quartetto svedese di Göteborg, dedito ad un compromesso tra heavy metal e hard rock, che in questo ‘Thank You For The Demon’ riesco ad apprezzare per le venature più “pop” rispetto a molti dei cugini nel loro campo. Dicevo, più “pop” perché non essendo troppo amante della parte metallona e tecnica fatta di assoli e virtuosismi, i Mustasch limano queste asperità dandoci in pasto questo “heavy metal for the masses”, che possiamo trovare bene o male in tutti i nove pezzi che vanno a scrivere ‘Thank You For The Demon’: ‘Feared And Hated’ è una serie di esplosioni a catena che subito all’inizio ci illude facendoci credere ad una ballatina per educande, come poi la title track con un piano ad aprire all’arroganza melodica; ‘From Euphoria To Dystopia’ cede alla parte più heavy metal, mentre ‘The Mauler’ a quella più oscura e sludge (anche se non lo è), riemergendo con ‘Borderline’ e la ballatona da sette minuti ‘All My Life’. ‘Lowlife Highlights’ a parte il titolo geniale scende un po’ di livello rispetto alle altre tracce peccando forse per un po’ troppa anonimità, ma si recupera con ‘I Hate To Dance’ che è la più ballabile e ricorda certe atmosfere degli White Zombie, ma più rock, chiudendo con ‘Don’t Want To Be Who I Am’ che è mezza acustica e orchestrale. Insomma, in questo ‘Thank You For The Demon’ ce n’è per tutti i gusti e non mancano varietà e originalità nei pezzi, anche se l’unica pecca che possiamo imputare ai Mustasch è la scarsa durata dell’album, 37 minuti netti, ma sono cose su cui si può anche sorvolare.(Fabrizio De Guidi, @fabriziodeguidi)
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