MOTHERKISSERS
‘Cage The Water’-CD
(Memorial Records/Andromeda)
7/10

Il 2014 (e probabilmente il 2015) ha tutte le sembianze per essere definito l’anno revival. Pop-punk, punk-rock, metalcore e crossover sembrano infatti essere tornati tremendamente in auge. A dare manforte a questa tesi ecco i Motherkissers, band milanese che nell’esordi ‘Cage The Water’ non ha voluto girare molto attorno all’obiettivo andando dritti verso ciò che è fondamentalmente la loro fonte d’ispirazione, il crossover. Un genere musicale che il gruppo sembra conoscere bene in ogni sua salsa, dimostrandosi valido e con una propria ragione d’esistere nonostante la parola creatività non faccia proprio al caso suo. Sì, perché stando a guardare in album del genere il lato puramente artistico va a farsi benedire, arrivando spesso e volentieri a semplici band fotocopia che non fanno altro che emulare i propri idoli. Nel caso dei Motherkissers fortunatamente ciò non accade, grazie soprattutto alla volontà dei musicisti di non intestardirsi su un determinato filone ma bensì aprendo gli orizzonti a varie sfumature di quegli anni. Il loro è un crossover decisamente vario, si va da spunti che ricordano da vicino i primi Linea 77 ad altri dove pathos e linee melodiche li avvicina parecchio a ciò che furono Incubus e Deftones negli anni d’oro. ‘Cage The Water’ gioca molto – o addirittura tutto – sul suo impatto, a tratti devastante (vedi il singolo ‘Aeons’) e a tratti più soft. Per quel che riguarda la voce possiamo dire che regge al meglio nelle situazioni più heavy, mostrandosi un poco in difficoltà ogni qualvolta si debbano toccare tonalità melodiche. Ciò nonostante una performance più che godibile nel contesto generale. Sulle scelte in cabina di produzione avrei qualche dubbio in merito, se i suoni fossero stati più pompati il risultato finale sarebbe stato ancor più convincente a mio avviso. Per essere un disco d’esordio possiamo comunque dire che va bene così, per il futuro però vogliamo avere a che fare con qualcosa di più personale, i mezzi fondamentalmente sembrano esserci, quindi forza ragazzi!
(Arturo Lopez)