Minsk ‘The Crash And The Draw’
Review Overview
8
8MINSK
‘The Crash And The Draw’–CD
(Relapse)
8/10
Più che un disco, i Minsk presentano un discone, undici tracce per una durata complessiva di circa settantacinque minuti. ‘The Crash And The Draw’ è un complesso frutto maturato in ben sei anni di silenzio, necessari per giungere all’apice stilistico. La musica post metal fa pensare a tempi dilatati e lunghe elucubrazioni in merito alla forma, ai suoni, ed in effetti questo periodo di tempo non appare come una pausa, ma come ciò che semplicemente occorre per plasmare le infinite possibilità che offre questo genere, stando attenti a scansare cliché e ripetizioni. Obiettivo raggiunto, i Minsk non sbagliano assolutamente niente, riuscendo ad essere originali, incisivi e all’avanguardia, trasportando chi ascolta su un placido fiume, la cui pace viene interrotta da rapide che non lasciano scampo. Ogni pezzo porta in sé queste caratteristiche opposte e complementari: parti ambient, ipnotiche e sognanti, interrotte da chitarroni sludge e frenetiche melodie metal, tutto ciò togliendo importanza ai suoni sintetici rispetto al passato. La band di Chicago unisce lo stile di Neurosis, Pelican, Isis, Yob, creando visioni e scenari epici, curatissimi in ogni dettaglio. ‘The Crash And The Draw’ è un album di qualità, coerente, maturo, dark, probabilmente il migliore dei Minsk.
(Francesco Banci)
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