Minors ‘Atrophy’
Review Overview
6.5
6.5MINORS
‘Atrophy’-LP
(Holy Roar)
6.5/10
Holy Roar distribuisce questo lavoro dei Minors, band canadese dalle geometrie sghembe e dal sapore acre e sporco. Musica apparentemente destrutturata con chitarre disperate e lancinanti come continui lamenti, che cercano sfogo in iperboli ultra core e tirate noisy, come una coperta di catrame infuocata. Ma cominciamo dall’inizio. Queste sette tracce partono con ‘Somnolence’, il titolo è eloquente, i Minors, qui, fanno battaglia a spargere e dilatare i tempi, è come vedere marcire un fiore in timelapse, è un brano che inganna ma che tiene un fondo di verità: una costante sensazione di immane disatroso crollo, che percuote l’intero ‘Atrophy’. Il solco è tracciato e i brani che seguono, da ‘Bone Pointer’, ‘Leper’ a ‘Dark Clouds’ fino a ‘Void’ e ‘Miseranaut’, si intrecciano e si contorcono come ferraglia all’ultimo stadio e, in certi passaggi, creano dei contesti da tragedia, dove il sangue sembra sgorgare come a ricordare la scuola Unsane. Infine ‘Soothsayer’ sembra ricongiungersi all’opening track, dove di nuovo la sensazone di smarrimento e di isolamento sembra prendere il sopravvento.
(Giuseppe Picciotto)
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