LOW STANDARDS, HIGH FIVES ‘HOW PERSONALITY WORKS’
Review Overview
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8LOW STANDARDS, HIGH FIVES
‘How Personality Works’-EP
(Engineer/No Reason/Longrail/Dotto/Scatti Vorticosi)
8/10
I Low Standards, High Fives sono un gruppo atipico nel panorama musicale underground nazionale, perché se metti su un qualsiasi loro pezzo non ci credi manco per un momento che sono italiani. E non sto parlando di wannabes pronti a cavalcare l’onda del midwest emo che è tanto in voga negli ultimi anni, ma di un gruppo che ha imparato la lezione e l’ha rielaborata a modo suo, senza costrutti particolari, ma lasciando suonare le proprie emozioni. ‘How Personality Works” è il nuovo lavoro del quintetto torinese, inteso inizialmente come parte di un nuovo album ma poi ridotto a ep per le tristi vicissitudini che stanno attanagliando il mondo in questo momento. I quattro pezzi che compongono questa nuova fatica mostrano un gruppo sempre a più agio con il proprio songwriting che non ha paura di sperimentare con melodie e trame sonore con l’intreccio delle tre chitarre (si come Iron Maiden, ma non aspettatevi cavalcate), riportando l’emo dove gli compete, senza jangles e orpelli vari, e rafforzando il mantra del “kill them with kindness”. Se proprio dobbiamo dare delle coordinate direi tutta l’ondata che ha coinvolto Mineral, primissimi Jimmy Eat World pre successo commerciale e via dicendo, ma sarebbe ingiusto nei confronti dei LSHF che ci mettono davvero tanto del loro nel proprio sound. Certo, una volta finite le quattro tracce la domanda che ti viene subito in testa è come sarebbe stato un album intero, ma l’unica vera risposta è cliccare il tasto play o rimettere la puntina a inizio vinile e risentirsi religiosamente l’ep col rischio di finire nel loop, che nel caso dei LSHF è cosa buona e giusta.
(Michael Simeon)
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