L’Esperimento Del Dr.K @ Irritate Fest / Circolo del Libero Pensiero, Lecco – recap
Scrivo questo live report con le parole del boss in testa: “non siamo un social, delle foto così, senza spiega, non bastano”.
Scrivo questo live report con il mio diavoletto privato in testa: “per una volta, Franz, non fare il fanzinaro, fai quello serio”. Della festa di irritatepeople.it immagino leggerete proprio da loro: era giustamente presente la crema del “giovane” giornalismo (punk/hardcore) italiano, compreso di pionieri delle dirette streaming. Un bellissimo e simpaticissimo parterre. Mi limito quindi, visto che ho quasi 50 anni e non mi dovete rompere i coglioni, a parlare del “piatto forte” dei tre gruppi, non tanto per qualità (“de gustigus”, lo sapete che mia figlia dice così), quanto per la rarità dei loro concerti, soprattutto qui al Nord. Please, non facciamo che questa bella storia finisca come i Ramoni (il riferimento non è a caso, per gli appassionati di geografia). Sono tutti partiti da un’idea geniale: in quel caso ricantare i Ramones in genovese, in questo riproporre i Misfits in italiano. Discogs abbastanza analogo per i due gruppi: una cassettina (un primo demo per i Ramoni, un ultimo live per i nostri), un clamoroso sette pollici (per i Ramoni, occhio, era uno split condiviso con i Beat Offs). I Ramoni spariscono proprio là. Diventano una band di culto, con anche una “flash”/one shot re-union, anni dopo, a supporto – se non ricordo male – dei Queers o degli Hard-Ons. Un super gruppo, purtroppo perso nel mare del punk italiano degli anni ‘90.
Fortuna che L’Esperimento Del Dr. K, a mio modesto parere, si sta muovendo (proprio) bene. Un CD che ha moltiplicato per cento la goduria del sette. Pezzi in lavorazione per un nuovo lavoro, questo è l’annuncio bomba che sentiamo durante il live. Apparizioni che si contano su una mano. Immaginario arricchito da filmati ad hoc, modello ‘The Blair Witch Project’: cercatevi sul tubo ‘Haunted House Live Session’. Collaborazioni a tema horror, da parte del Dr. K stesso, su stampa fighissima, tipo la ‘zine UP. Insomma, quando si parla di hype, e di cose fatte bene. Da queste parti non ci sono solo chiacchiere e distintivo: qui c’è anche tanta sostanza. Suoneranno poco, ma cazzo se suonano! Come mi dice qualche mio amico “profano” (di punk e hardcore), se il gruppo lo fa la voce, il leader… bene: il Dr. K vince a man bassa. Non ve lo devo ricordare, lo dovreste sapere: i pezzi originali se la giocano tranquillamente con “i Misfits in italiano”. C’è coerenza. C’è unità. Nella testa dentro a quel passamontagna c’è Danzig con una voce meno Elvis. Please, non facciamo che questa bella storia finisca come i Ramoni.
(fmazza1972)
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