Lagwagon + Western Addiction + Flatliners @ Alcatraz, Milano – recap
Arriviamo all’Alcatraz di Milano in tempo per l’esibizione degli openers della serata, i Western Addiction.
I quattro di casa Fat Wreck, nella loro prima esibizione italiana, si distinguono subito per un punk rock decisamente grezzo, virato verso l’hardcore old school e lo skate punk di gruppi come Gang Green e RKL. Si distinguono anche per l’attitudine, con il cantante che sul pezzo di chiusura supera le transenne e inizia a cantare correndo per il locale ancora povero di gente, decisamente promossi.
Il pubblico presente raddoppia, ed è tempo dei Flatliners. I canadesi, al loro ennesimo passaggio in Italia e con un buon seguito nel belpaese, riescono a far muovere bocche e corpi visto che sin dal loro primo pezzo parte un pogo con annessi stage dives che iniziano a far lavorare la security dietro le transenne. Dal punto di vista dell’esibizione non c’è che dire, anche se era l’ultimo giorno del loro tour europeo, i quattro sul palco mettono energia e perfezione di esecuzione, il tutto con un chitarrista col gesso sulla mano destra (si viene poi a sapere a causa di un crowd surfing uscito male qualche tempo prima).
La sala del concerto è ormai piena, e anche l’età media sale. Un sacco di nostalgici della grande era del punk rock si sono radunati per una delle band che non ha mai smesso di contribuire a questo genere. Piccolo inconveniente tecnico in partenza per l’amplificatore di Chris che però non pregiudica il botto iniziale, si parte dai classici ‘After You My Friends’, ‘Violins’, si passa da ‘Alien8′, ‘Making Friends’, ‘Mr Coffee’ e si va verso ‘May 16th’ e ‘Razor Burns’. C’è ovviamente tempo per Joey Cape di ricordare l’amico Tony Sly e quale modo migliore se non cantando in acustico ‘International YouDay’, ovviamente accompagnato dal pubblico. In definitiva una serata che ha lasciato soddisfatti gli amanti di una band che nonostante i suoi oltre vent’anni di attività ha saputo non solo continuare con la stessa grinta di un tempo le uscite discografiche ma anche riuscire a far accalcare gente.
L’intervista completa a Joey Cape fatta da Salmo uscirà su Salad Days Mag #23 – The Spring Issue
(Txt By Marco Mantegazza; Pics by Andrea Folino & Arianna Carotta)
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