Knocked Loose ‘A Different Shade Of Blue’
Review Overview
9
9KNOCKED LOOSE
‘A Different Shade Of Blue’-LP
(Pure Noise)
9/10
Il sette pollici ‘Mistakes Like Fractures’ pubblicato solo qualche mese fa aveva fatto alzare il livello in modo esponenziale l’attesa per il secondo full length dei Knocked Loose e ora che ‘A Different Shade Of Blue’ è finalmente disponibile possiamo senza esultare e alzare il volume senza inibizioni. I ragazzi nativi di Louisville, Kentucky mettono sul piatto un hardcore metallizzato che ricorda per furia e sfrontatezza i giovanissimi Code Orange condendo il tutto con pericolosissime sbandate death metal (e improvvisi rallentamenti al limite dello sludge) e una cura maniacale e chirurgica nel concepire clamorosi riff di chitarra. La prova al microfono di Bryan Garris è glaciale e spietata ma il vero motore della band sono proprio le già citate chitarra che dettano i tempi lanciando in alto brani come ‘Trapped In The Grasp Of A Memory’, la micidiale ‘A Serpent’s Touch’ (con ospitata di Emma Boster dei Dying Wish) e ‘Misguided Son’. La già nota ‘Mistakes Like Fractures’ è ancora nel lotto dei brani migliori del disco e l’endorsement di Keith Buckley (EVery Time I Die) in ‘Forget Your Name’ sembra quasi una benedizione per il futuro di una band pericolosissima e senza barriere. Il pur buono debut album ‘Laugh Tracks’ viene surclassato da tanta qualità. Disco da consumare a furia di ascolti.
(Davide Perletti)
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