King Mastino ‘Medusa’
Review Overview
8
8KING MASTINO
‘Medusa’-LP
(Beluga)
8/10
Abbiamo dovuto attendere qualche anno per ascoltare il seguito dell’ottimo ‘Sail Away’ ma ora che ‘Medusa’ arriva finalmente alle nostre orecchie non possiamo che gioire. La ricetta è semplice: chitarra-basso-batteria, accordi cadenzati e riff di chitarra ficcanti, groove di base che fa sbattere sempre il piede a terra e linee vocali che colpiscono al cuore. I dodici brani dedicati alla figura della mitologia greca a sfondo marinaresco (i nostri sono pur sempre di Las Pezia) giocano con il punk rock melodico, lambendo le ritmiche dei seminali e sempre sottovalutati Radio Birdman filtrando il tutto con l’attitudine piaciona dei Turbonegro (e tra pirati e marina ci si intente alla fine della fiera!). Se volete “assaggiare” il disco andate dritti dritti sul profilo bandcamp della band e scommetto che dopo l’uno-due iniziale della titletrack e ‘Over A Mile Away’ (con un riff di chitarra tanto beffardo quanto entusiasmante) sarete già conquistati da un gruppo che, detto con un francesismo, spacca davvero il culo. La gemma dello scrigno è ‘The Last Stand’, commovente proto-punk votato al blues, brano che se possibile rappresenta davvero la punta di diamante di un disco da consumare a furia di ascolti. E’ talmente difficile andare oltre citando qualche brano in particolare, azzardiamo ‘I Don’t Wanna Die’ a ‘Another Bite’, perché il livello di ‘Medusa’ è scandalosamente alto.
(Davide Perletti)
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