Julian Casablancas + The Voidz ‘Tiranny’
Review Overview
6.5
6.5JULIAN CASABLANCAS + THE VOIDZ
‘Tiranny’-CD
(Cult)
6.5/10
Julian Casablancas (The Strokes, of course) prova a cambiare, a lanciarsi in percorsi che per lui significano sperimentare e mettersi in gioco. Questo suo nuovo album solista, insieme ai Voidz, cioè Jeramy “Beardo” Gritter (chitarra), Amir Yaghmai (chitarra), Jacob “Jake” Bercovici (basso, sintetizzatori), Alex Carapetis (percussioni), Jeff Kite (tastiere), è una scatola piena di sorprese. Alcune piacevoli, altre meno. Cioè, si passa dalla sferzante ‘M.utally A.ssured D.estruction’ traboccante di distorsione, alla derivativa ‘Take Me In Your Army’, in cui non è difficile scorgere le notturne digressioni synth di certi Depeche Mode; dallo scorbutico giro post-punk di ‘Where No Eagles Fly’, a cose meno invitanti, come il prolisso singolo ‘Human Sadness’ (dieci minuti) in cui serpeggia un alternarsi di pieni e vuoti che non avvince, non emoziona, non appassiona, benché riconosco tutto il coraggio di presentarlo come antipasto del disco, una scelta antipopolare che avrà lottato (con la casa discografica) per riuscire ad ottenere. È chiaro che il musicista newyorkese ha necessità di affermare la propria maturità, che passa attraverso percorsi non proprio commerciali e in generale non adatti alla grande massa. ‘Tyranny’ offre ardimento e competenze artistiche, esaltate da un lavoro alla consolle importante sebbene sembri poco invasivo da parte di Shawn Everett (Weezer, Pete Yorn). Una possibilità di essere credibile se l’è guadagnata, insomma.
(Flavio Ignelzi)
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