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Salad Days Magazine | March 22, 2025

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JIVEBOMB ‘ETHEREAL’

JIVEBOMB ‘ETHEREAL’
Salad Days

Review Overview

5
5
5

Rating

JIVEBOMB
‘Ethereal’-LP
(Flatspot)
5/10


Partiamo dalle note positive: l’album, benchè abbia 10 tracce, suona solo per un quarto d’ora di caos organizzato (?). La produzione è affidata a Ben Greenberg degli Uniform. I Jivebomb hanno un problema palese: la cantante! I riffoni ultracore, i cambi di tempo, le accelerazioni repentine, insomma, tutto quello che di buono la band cerca di fare viene letteralmente inghiottito dalla disastrosa voce che si barcamena tra il vomitato e lo straziante in una forma di proposta che può farti solo incazzare. C’è da dire, però, che il tutto viene proposto in maniera volutamente grezza fino a sfiorare la sincope industrial. Ascoltando bene ‘Ethereal’, inoltre, ti accorgi della semplicità mentale con cui vengono affrontati i brani, e mi sembra inutile che nel brano ‘Seraphim (Marina’s Song)’ facciano il verso agli Integrity, per i miei gusti è solo peggiorare le cose. Malgrado ciò la band è considerata in maniera molto positiva, infatti, negli ultimi anni se n’è andata in giro a suonare con gente del calibro di Angel Du$t, Soul Glo, Fleshwater, Spy e Candy, che a mio parere sono band inarrivabili per band come i Jivebomb che, comunque, rientrano tra le realtà considerate più emergenti e interessanti deella scena hardcore rivoluzionaria (…) di Baltimora. Nel brano finale ‘Disfigured Identity’ Kat ci racconta di questo brano: “il sound design alla fine di questa canzone è composto quasi interamente da registrazioni audio che ho fatto di suoni casuali mentre i Jivebomb erano in Europa, in stile chop and screwed”. Boh. Dimenticavo anche la copertina è orrenda.
(Giuseppe Picciotto)

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Photo Credit: Eight Gregorio

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