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Salad Days Magazine | November 5, 2024

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Jerk Billy And The Salarios Minimos / Massilanciasassi / Verne / Menagramo @T28, Milano – recap

Jerk Billy And The Salarios Minimos / Massilanciasassi / Verne / Menagramo @T28, Milano – recap
Salad Days

Altra milestone da segnare per quel che riguarda l’hc milanese.

Vi avevo descritto, con gran piacere, il giorno in cui i Bull Brigade avevano riempito Santeria: “la strada” che riempiva il posto (fighetto) e dopo spaccava tutto (cit. Club Dogo, se non vi piace l’italiano). Ieri abbiamo visto il contrario. Ieri il “punk acustico” e quindi (solo apparentemente, così nessuno si offende) fighetto dei Menagramo, di Massilanciasassi e della crocchia dei Jerk Billy… ha riempito il posto, e dopo ha spaccato tutto. E che posto T28: quei muri sono LA STORIA dell’occupazione e dell’antagonismo milanese. E che posto T28: per chi non ha visto ‘Uragano Negli Occhi’ (male, molto male), T28 è LA CULLA, insieme al Boccaccio di Monza, di tutto il ben di dio che è ora, 2023, l’hc milanese. Mi dicono che la rassegna sia stata organizzata dall’unico gruppo elettrico del lotto, i Verne. Chiunque sia stato: un pazzo. Se mi conoscete, sapete cosa penso del “punk acustico” (e prima ancora di Strummer… piuttosto che di TV Smith quando girava da solo…). Se mi conoscete, sapete che faccio fatica a reggere le performance di Gab De La Vega o di Daniele Ridolfi, non sono di quelli che ha gioito per il Nobel a Dylan, l’unico unplugged che ascolto dall’inizio alla fine (ma confesso che se devo andare al cesso non pauso) è quello dei Nirvana. Se mi conoscete, sapete che associo la chitarra acustica alla famosa scena di Animal House, quella di Belushi che la spacca!

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Ma PER FORTUNA sono uno dei 2 massimo 3 over 50 nel pubblico. Se mi guardo attorno, e vedo gente che se la gode tipo “Bob Marley a San Siro”, ma senza ganja – solo birrette, melodie e sorrisi – vuol dire che PER FORTUNA il (mio) mondo è cambiato. Andando sulla cronaca. Arrivo tardi per poter parlare dei Jerk Billy, mi limito a constatare che l’indice “presa bene” era già alto. Di Massilanciasassi abbiamo già scritto, più volte. Uno dei frontman punk italiani con la “f” maiuscola, e quindi il mestiere, la presenza non si perdono. E aggiungo caxxo, visto che per me gente del genere dovrebbe girare coi Dwarves, non con la chitarrina! Massilanciasassi riesce a sdoganare, in T28, l’idea “FABIO CONCATO”. Capito bene? Ripeto. Massilanciasassi sdogana l’idea, le melodie “FABIO CONCATO” in T28. I muri tapezzati di poster degli Scream al LEO… e lui che parla di Concato. PAZZESCO. I Verne hanno fatto il loro set bello tirato, a questo punto un po’ fuori contesto. Gran finale coi Menagramo. Reduci dall’Hard Rock Cafè di Milano, qualcuno poteva avere qualche dubbio sulla loro integrità/passione/politica/cazzi e mazzi. Ma, come dicevo poco fa, il mio mondo, PER FORTUNA, è cambiato. I Menagramo sono fighi. Hanno indovinato tutto, non solo le canzoni. Sono come i Motley Crue, e la tipa di ‘Looks that Kill’. Now listen up…

She’s razor sharp

If she don’t get her way
She’ll slice you apart
Now she’s a cool, cool black
She moves like a cat
If you don’t get her game
Well, you might not make it back
She’s got the looks that kill
That kill
She’s got the looks that kill
That kill
She’s got the look
Now she’s bulletproof
She keeps her motor clean
And believe me, you
She’s a number 13
The church strikes midnight
She’s lookin’ louder and louder
She’s gonna turn on the juice, boy
And then she’ll turn on the power
I Menagramo, chi li ascolta…la Wildhoney… tutta questa
gente.. sono come la tipa dei Motley Crue.

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(fmazza1972)

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