IO E I GOMMA GOMMAS ‘…E VENNERO FUORI I LUPI’
Review Overview
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7IO E I GOMMA GOMMAS
‘…E Vennero Fuori I Lupi’-CD
(DIY)
7/10
L’importanza dei classici (pop) italiani l’ho imparata la prima volta che ho visto David Rodigan “suonare” a Milano. Non mi ricordo, qui avrei bisogno dell’aiuto di qualche grande vecchio, chesso’, di Vito War. Comunque, sarà stato all’O.R.S.O.? Yes, io dico che quella volta, la prima, ha suonato in quel glorioso squat di via Gola. Secondo me all’Acqua Potabile c’è venuto dopo. Comunque, tutte serate pazzesche organizzate dai ragazzi di I-Tal Sound. Serate piene, proprio “packed”, tipo i Good Riddance al Tunnel (per chi non coglie, andatevi a recuperare le cronache del tempo), gente presa benissimo, il tutto con quell’atmosfera magica tipica dei party clandestini (di centri sociali stiamo parlando). Quella notte Rodigan ha messo solo vinili (come solo i grandi, come solo Coccoluto☹). Anzi. Quella notte Rodigan ha messo solo 7”. Avrà suonato per 4 ore. Originals, ed un botto di roba italiana (Sud Sound System di sicuro, mi ricordo che aveva un singolo di cui non sapevo l’esistenza FISICA). Vabbè, ad un certo punto cosa ci piazza il genio? ‘Volare’, Modugno. Muri che crollano, altro che U2 a San Siro. Fast Forward. Esce l’ultimo dei Gomma Gommas, e sono molto contento. Li ho sempre seguiti con grande simpatia: per gli sbirri del punk, non capisco perché i Me First devono andarmi bene, sono dei geni etc, mentre i Gomma Gommas no, visto che sono solo una copia sfigata di Fat Mike e company, sono derivativi, fanno cover etc. Anzi, per i guardiani della rivoluzione di cui sopra, fissatevi bene in mente una cosa: la riscoperta delle tradizioni americane, per me che sono italiano, è una cagata pazzesca. Bella storia, quindi, che ci siano ancora i Gomma Gommas in giro: un po’come gli Impossibili ci ricordano di non prendersi troppo sul serio, mai! Se non fosse per loro non sarei mai andato sul tubo a sentirmi i Nomadi. Tranquilli: ho fatto come quando guardo Brazzers, ho cancellato la cronologia. Cito la recensione al quasi omonimo romanzo di Andrea Marzocchi: “…se devo trovare un difetto, forse, il romanzo è un filo troppo lungo, infatti a mio avviso, in alcuni passaggi si dilunga un pochino troppo”. Avrei fatto volentieri a meno di Gaetano (un po’ per lui, un po’ per la canzone, un po’ troppo mid tempo/in levare per i miei gusti). Avrei fatto volentieri a meno di Vecchioni (solo per lui, che da milanese non sopporto). Al contrario. Il mio podio. Bronzo a ‘Lugano Addio’ di Ivan Graziani. E’ il momento, per noi che ci fa schifo la musica d’autore, di scoprire una delle chitarre più rock e irriverenti della storia del nostro pop. Tanto da piacere ad insospettabili come Massi Lanciasassi (l’avete già comprato lo split ‘Metallari/Sbandati’?). Argento. Nicola Di Bari. ‘La Prima Cosa Bella’. Le prime due righe di questo clamoroso testo fissano su carta, una volta per tutte, senza troppi fronzoli, il motivo per cui il 90% delle persone suonano in un gruppo: l’amore. ORO. ‘Se Bruciasse La Città’. L’ho vista in internet nella versione di Massimo Ranieri: CLASSIC ROCK. Pelle d’oca. Se non siete da YouTube, accontentatevi della versione dei Gomma Gommas, CLASSIC POP PUNK.
PS
Sono riuscito a non parlare della riuscitissima collaborazione con Toffolo, e del video di ‘Tanto Pe’ Cantà’: bomba!
PPS
Sono riuscito a non parlare dei vari singoli che causa COVID erano usciti da qualche tempo. Di questi, Gaber spacca tutto!
PPPS.
Last, but not least. Se il punk in Italia è diventato family friendly, lo dobbiamo sì al Punk Rock Raduno e al loro “nuovo” modo di gestire concerti/eventi etc. Lo dobbiamo sì a Dario Dr. Pepper e alle sue “sperimentazioni” in ambito giochi da tavolo, piuttosto che a gente (mi ci metto anch’io) che avendo famiglia si deve necessariamente “ammorbidire”, if you know what I mean. Ecco. In questa lista non dimentichiamoci dei Gomma Gommas.
(franz1972)
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