Inquisitor ‘I Am Sick, I Must Die’
Review Overview
8.5
8.5INQUISITOR
‘I Am Sick, I Must Die’-7″/Digital
(Hammerheart)
8.5/10
I tedeschi Inquisitor sono gli autori di quel misconosciuto capolavoro che è ‘Walpurgis – Sabbath Of The Lust’, un’orgia di thrash/death metal che ha ancora oggi la capacità di detonare le casse del vostro stereo. Il gruppo durerà pochissimo (registerà solo dei demo antecedenti al primo album di cui parlavo sopra, ristampati anch’essi dall’ottima Hammerheart Records) per poi scomparire nel nulla e far confluire i suoi membri in band come Ancient Rites e Centurion. Ora, i nostri stanno per tornare con un album nuovo di zecca che viene preannunciato da questo antipastino di tre pezzi. Il primo (che da pure il nome a questo 7”) è il loro classico marchio di fabbrica. Serratissimo thrash/death, giocato tutto sui una velocità forsennata, batteria modello treno in deragliamento e una voce da psicopatico. Gli altri due pezzi sono due cover. La prima è quella ‘Extreme Unction’ dei Pestilence, uscita nell’esordio del 1988 ‘Malleus Maleficarum’, quando i nostri suonavano crudi e diretti, senza quel bagalio iper tecnico a cui ci abitueranno nei dischi successivi. Gli Inquisitor ne rendono piena giustizia, con un’esecuzione assassina. Ma il vero capolavoro è la terza traccia, quella ‘Perish In Flames’ dei leggendari Dark Angel, un gruppo che ai tempi faceva paura pure agli Slayer. Questo brano conclude ‘Darkness Descends’ uscito nel 1986, a mio parere il più grande album di thrash metal mai concepito da mente umana. Riproposta in tutta la sua rutilante magnificenza, viene suonata con grande maestria. Se non li conoscete, recuperateli assolutamente.
(Marco Pasini)
Submit a Comment