Huntsmen ‘Mandala Of Fear’
Review Overview
8
8HUNTSMEN
‘Mandala Of Fear’-LP
(Prosthetic)
8/10
Arrivano come il classico fulmine a ciel sereno gli Huntsmen, band di Chicago sotto Prosthetic Records che pubblica questo secondo lavoro sulla lunga distanza intitolato ‘Mandala Of Fear’, ideale colonna sonora del tanto discusso “Manifest destiny”, un viaggio surreale verso il west degli Stati Uniti tra natura rigogliosa e selvaggia e pericoli imminenti. Questo riescono a evocare gli Huntsmen nelle tredici tracce presenti, spesso strumentali, proposte in questo magnifico disco, a volte barocco e prolisso ma dannatamente intrigante ed affascinante. Tra cavalcate psych rock venate di metal (tra Rush e Mastodon?) e squarci improvvisi di melodie bucoliche, ‘Mandala Of Fear’ rappresenta davvero un affresco hard rock a tutto tondo, riuscendo a sorprendere in più di una occasione: prendiamo ad esempio l’iniziale ‘Ride Out’ o ‘A Nameless Dread’, due brani maestosi e avvolgenti con improvvisi scatti post-metal da sangue alla testa che non fanno altro che enfatizzare le maestose parti pittoriche e vicine al prog rock anni settanta. Tra fraseggi strumentali eccelsi e armonie vocali perfettamente bilanciate (Aimee per quanto riguarda le voci femminili e più delicate, Chris Kang per le urla filtrare e le parti più possenti e calde) rischiano di rimanere in secondo piano delle lyrics mai banali e altamente espressive, vedi ad esempio una onirica e amara ‘God Will Stop Trying’. Prima grande sorpresa di inizio 2020!
(Davide Perletti)
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