Hellyeah ‘Welcome Home’
Review Overview
7
7HELLYEAH
‘Welcome Home’-LP
(Eleven Seven Music)
7/10
Possiamo fare gli schizzinosi quanto vogliamo ma bisogna ammettere che il nuovo lavoro degli Hellyeah è davvero divertente e godibile, di sicuro decisamente più ispirato rispetto ai precedenti lavori. La band capitanata dall’ex Mudvayne Chad Gray propone undici pezzi grondanti groove metal a tratti panteroso (consideriamo la parte di carriera più vicino alle soluzioni southern) e tanto mestiere guadagnato in anni di militanza sul campo. Recuperando certe soluzioni care al numetal (ci sarà mai una riabilitazione del genere?) e applicandole a sonorità meno contaminate e più “quadrate”, gli Hellyeah sono riusciti a comporre un disco molto solido e con tanti brani dalle melodie orecchiabili ma dal piglio ruspante e diretto. Prendiamo ad esempio ’333′, opener d’assalto che ci porta indietro di qualche anno quando questo tipo di sonorità andavano per la maggiore, o la struttura praticamente perfetta di ‘At Wicks End’, possibile singolo di sicura presa. Le atmosfere southern saltano fuori nella più ragionata ‘Perfect’, dove C.Gray si dimostra un grande performer e cantante a tutto tondo. Da citare come in questo disco siano presenti le ultime parti di batteria registrate da Vinnie Paul prima del suo improvviso decesso (in line-up è ora entrato il batterista-prezzemolo Roy Mayorga) che regala quella spinta in più ai brani presenti. La tracklist è davvero solida e tanti brani che in altre occasioni suonerebbero come “minori” in questo contesto girano molto bene (cfr. ‘Boy’ o ‘Bury You’). ‘Welcome Home’ contro ogni previsione è un bel dischetto, magari non raffinato e un po’ telefonato, ma che porta a casa il risultato.
(Davide Perletti)
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