Gruesome ‘Dimensions Of Horror’
Review Overview
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9GRUESOME
‘Dimensions Of Horror’-LP/CD/Tape/Digital
(Relapse)
9/10
Dopo avermi deliziato i padiglioni auricolari con il debutto ‘Savage Land’ (che insieme agli Skeletal Remains rinverdisce i fasti sanguinolenti dei cari e mai dimenticati Death), tornano i Gruesome, supergruppo formato da membri che militano e hanno militato in band del calibro di Possessed, Malevolent Creation, Exhumed e Derketa). Se nel primo full length omaggiavano apertamente quel caposaldo che è ‘Leprosy’ dei Death (appunto) qui i nostri rendono gloria eterna all’esordio della band di Schuldiner, ovvero quel ‘Scream Bloody Gore’ che quando uscì fece cascare dalla sedia gli amanti del metal estremo di mezzo mondo. Old school death metal marcio e putrido, infestato da creature immonde e schifose, ecco cosa vi si rovescerà addosso appena metterete sul piatto questo vinile. Un suono caldo, umido e viscido vi avvolgerà in tutta la sua magnificente crudeltà e bestialità. Non c’è spazio per alcun tipo di pietà: verrete maciullati da riff velocissimi, stacchi che vi caveranno gli occhi ed una velocità trita budella. Questi pezzi sono stati creati apposta per distruggere tutto ciò che gli si para contro, in un inquieatante viaggio verso l’annientamento completo. I Gruesome rendono omaggio al death metal più ferale e funesto, lontano anni luce da quei tecnicismi alle volte esasperati che vanno così tanto di moda nel death metal odierno. I loro artigli affondano nelle radici del genere, che sono fatte di incubi, morte, terrore e frattaglie umane disseminate su un campo di battaglia. La precisione con cui suonano è certosina, cosi come la registrazione, lugubre e oscura, ma che allo stesso tempo ben definita nell’esalate un manipoli di musicisti che non ha certo bisogno di presentazioni. Sì lo so, alcuni di voi storceranno il naso credendo che sia un tributo ai Death, ma ricordatevi che loro hanno creato questo progetto apposta per rendere omaggio ai padri della carneficina death metal made in Florida, quindi ascoltateli e scapocciate a più non posso. Ah, dimenticavo: solito capolavoro di Repka per ciò che riguarda la copertina.
(Marco Pasini)
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