Gravehill ‘The Unchaste, The Profane & The Wicked’
Review Overview
8
8GRAVEHILL
‘The Unchaste, The Profane & The Wicked’-LP/CD
(Dark Descent)
8/10
Il sud della California è dove è ambientato il mio teen drama preferito, ovvero The O.C. E’ anche l’unico posto al mondo dove vivrei oltre alla mia amata Romagna. Ma è anche il luogo da dove provengono i Gravehill, che non credo frequentino la spiaggia ne amico stare in pantaloncini da surfista a ammirare il fondoschiena di qualche biondina abbronzata che gioca a beach volley. Giunti al quarto lavoro, dopo esser risorti da uno split nel 2003, i nostri proseguono a bastonare senza pietà. Un calderone di thrash e death metal, spruzzato di black, in cui i nostri non si risparmiano di certo. Brutali e veloci, i nostri non fanno sconti a nessuno, anzi, sono pronti a giocare con le vostre teste. 8 song sporche e cattive, fatte di riff ripugnanti e abrasivi, in cui una voce slabbrata e straziata ci prende per mano verso l’inferno. Non mancano episodi più lenti, ma sono solo brevi pause: qui il massacro è totale e continuo. Non sono degli innovatori, anzi, però il loro sporco dovere lo fanno in maniera egregia. Gruppi come i Gravehill sono la risposta a quelle cagate da Wacken Festival, dove spesso l’immagine conta più della sostanza. Qui di sostanza ne troverete, ed è nauseabonda e marcescente, ahahah!
(Marco Pasini)
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