Ghost ‘Prequelle’
Review Overview
8
8GHOST
‘Prequelle’-LP
(Spinefarm)
8/10
Prima i poi la bolla Ghost dovrà scoppiate ma per il momento la macchina viaggia spedita e a tutta birra! Il consueto cambio alla guida della band (Cardinal Copia come nuovo character, ovviamente cambia solo il nome del “personaggio” ma non del l’esecutore…) e soprattutto antipatiche ma prevedibili recriminazioni artistiche ed economiche avanzate da alcuni “infedeli” nameless ghouls non hanno minimamente scalfito la qualità artistica del successore di quel pluripremiato ‘Meliora’, album che ha reso delle star negli States e non solo il combo svedese. Un incipit horrorifico fatto di canti fanciulleschi (il classicissimmo ‘Ring Around The Rosie’) ci porta alla già nota ‘Rats’, una hit già fatta e finita che porta le sonorità AOR eighties nel nuovo millennio con una semplicità e classe (e paraculaggine) sbalorditiva. Inutile girarci intorno, i Ghost saranno pure una macchina crea soldi e costruita a tavolino ma dobbiamo inchinarci a dei musicisti che riescono a sfornane brani come ‘See The Light’ e ‘Witch Image’, dal songwriting magniloquente e che pesca a piene mani tanto dall’hard rock (dal glam più laccato al proto metal dei Blue Öyster Cult) quanto dal pop più elegante e curato (alzi la mano chi non ha pensato ad un Elton John satanico al primo ascolto di ‘See The Light’!). Interessanti anche i due episodi strumentali dell’album, ‘Miasma’ e ‘Helvetefonster’, che danno davvero la cifra di una band che è riuscita a dare forma in musica ad un concept non particolarmente originale (storie medievali, peste nera e altre belle cose) ma con classe luciferina. ‘Dance Macabre’ e ancor di più ‘Pro Memoria’ sono due gemme per le quali ben più di una pop star venderebbe l’anima al diavolo, per rimanere in tema, per averla nel proprio repertorio. Lucifero chiama, i Ghost (e in particolare il geniale maestro di cerimonie Tobias Forge) rispondono ancora una volta presente!
(Davide Perletti)
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