GHOST ‘IMPERA’
Review Overview
6.5
6.5GHOST
‘Impera’-CD
(Loma Vista)
6.5/10
Adesso che la creatura di Tobias Forge riesce a camminare da sola, senza gli endorsement scomodi di illustri colleghi, il rischio di trovarsi di fronte ad un flop clamoroso è dannatamente alto. I Ghost, diciamocela tutta, dei geni del male non lo sono mai stati, nemmeno con i primi dischi che puzzavano di zolfo e incenso in egual misura (gli eccellenti ‘Opus Eponymous’ e ‘Infestissumam’): troppo piacioni e ammaliati dalle melodie zuccherine per suonare davvero originali, troppo teatrali e a volte scontati per farci davvero drizzare le antenne. Però, e c’è un grosso però, i Ghost sono sempre riusciti a fare breccia in tutti i metalhead del pianeta (dite di no!) con un mix di paraculaggine e ottime canzoni. Se ‘Prequelle’ non aveva convinto al 100% per colpa di qualche indecisione di fondo, ‘Impera’ ci restituisce quanto meno una visione chiara all’interno del mondo creato da Mister Forge: il metal anni ’80, l’hard rock da classifica, le atmosfere ariose e “canterine” del musicista svedese risplendono nelle varie ‘Call Me Little Sunshine’, ‘Watcher In The Sky’, nella teatrale ‘Twenties’ e nell’ottima ‘Hunter’s Moon’, così come il singolone ad effetto non poteva di certo mancare (leggasi ‘Darkness At The Heart Of My Love’). Papa Emeritus IV (sì, sempre Tobias), e i suoi Nameless Ghouls viaggiano sicuri per la propria strada, con sagacia e furbizia, regalandoci però nel tragitto una manciata di ottimi brani.
(Davide Perletti)
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