GAB DE LA VEGA ‘LIFE BURNS’
Review Overview
7.5
7.5GAB DE LA VEGA
‘Life Burns’-LP
(SBÄM/Sell The Heart/Epidemic/Motorcity Produzioni/Overdrive)
7.5/10
Torna il nostro menestrello preferito Gab De La Vega con quello che a tutti gli effetti può essere considerato il disco più ambizioso di sempre, non tanto per la spavalderia quanto per aver fatto un effettivo all in di tutte le esperienze musicali e non maturate nel corso degli anni. Si perché il nostro Gab non è un novellino, infatti prima con The Smashrooms e poi in versione solista ha calcato i palchi di mezza Europa e pure lontano nel mondo, partendo da una cameretta a Brescia fino ad arrivare ad aprire per Frank Turner nel suo festival Lost Evenings. In mezzo tanta strada, tanti sacrifici, tante esperienze che trovano il culmine in questo nuovo lavoro. La prima cosa che si nota in questo quarto capitolo della sua discografia solista intitolato ‘Life Burns’ è la presenza di una full band, ovvero quei The Open Cages che ora lo accompagnano nei vari tour e che da un respiro diverso alle canzoni, arricchendole e dando loro maggiore dinamica rispetto ai lavori precedenti. Non esiste una linea precisa, non c’è lo stallo di essere rinchiusi negli stilemi di un genere preciso, Gab ha aperto il suo cuore e l’ha fatto bruciare per vivere appieno. C’è di tutto in questo disco, dal rock’n’roll iniziale di ‘To Live Is To Survive (Sometimes)’ al rock alternativo di ‘Off My Chest’, il britpop di ‘A Face In The Mirror’, ‘Northern Lights’ e ‘Immortal’. Non manca il richiamo al passato punk in pezzi come ‘Preaching The Choir’, ‘The Bitter Taste Of Dreams’ e ‘Adrenaline Rush’, e poi ci sono quei pezzi ibridi come ‘Rock Bottom’ e ‘Markham City Limits’ che sono le mie canzoni preferite del disco. Un disco non immediato se non si è abituati a certe sonorità, ma per me che le mastico da una vita questo ‘Life Burns’ è un grower, ovvero un album che cresce ascolto dopo ascolto, cogliendo ogni volta particolari diversi, che ti tiene sempre sull’attenti, e non è una cosa da poco di sti tempi. Quindi fatevi un bel favore e andatevelo ad ascoltare sulla vostra piattaforma di streaming preferita e poi compratevi pure il vinile, perché bisogna supportare sempre, specialmente se il prodotto spacca!
(Michael Simeon)
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