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Salad Days Magazine | November 21, 2024

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FRANK CARTER & THE RATTLESNAKES ‘STICKY’

FRANK CARTER & THE RATTLESNAKES ‘STICKY’
Salad Days

Review Overview

6.5
6.5
6.5

Rating

FRANK CARTER & THE RATTLESNAKES
‘Sticky’-LP
(AWAL)
6.5/10


Partiamo dal presupposto che ovviamente non possiamo più appigliarci all’operato dei Gallows nell’approcciarci alle nuove uscite di Frank Carter, ormai saldamente al comando del suo progetto “Rattlesnakes” con il fidato chitarrista Dean Richardson (ex Heights, discreta band metalcore di inizio millennio). Come paragone è senz’altro più calzante quello con i Pure Love, band che a conti fatti era una versione embrionale, e per certi versi più originale, dei Rattlesnakes: ascoltare una ‘Cobra Queen’ rimanda subito infatti a quel disco d’esordio, così differente dal rancoroso grido di rabbia e vendetta che erano la prima versione dei Gallows, che aveva creato un piccolo caso attorno alla figura del rosso cantante inglese. ‘Sticky’, con atmosfere meno opprimenti e con una attitudine scavezzacollo, riprende il verbo punk da sempre nel DNA di Carter inglobando però certe sonorità indie, se non prettamente pop, filtrare con occhi del buon Frank. Non si può negare che le varie ‘Sticky’, ‘My Town’ (con l’onnipresente Talbot degli Idles), ‘Off With Head’ e ‘Rat Race’ siano piacevoli e scorrevoli… non possiamo di certo dirlo e anzi, sono tutti brani che si stampano facilmente in testa. Quello che manca in ‘Sticky’, e che non si era perso nei precedenti lavori (sia a nome Pure Love che come Rattlesnakes) e una certa sensazione di pericolosità e la verve caustica di Carter che, anche nei testi, pur lanciandosi in qualche rima interessante, rimane assolutamente entro i livelli di guardia. Maturità? Consapevolezza? Tranquillità “interna” finalmente raggiunta? Non lo sappiamo di certo, quello che possiamo invece dire con convinzione è che ‘Sticky’ suona come un buon album ma a cui manca qualcosa: e quel qualcosa lo recupereremo forse in sede live nella data milanese del prossimo febbraio? Lo speriamo vivamente!
(Davide Perletti)

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