Fake Names ‘Fake Names’
Review Overview
8
8FAKE NAMES
‘Fake Names’-LP
(Epitaph)
8/10
Fake Names sono un super gruppo formato da veterani della scena punk hardcore internazionale. Dennis Lyxzén (Refused, INVSN, Final Exit, The (International) Noise Conspiracy, AC4), Brian Baker (Minor Threat, Dag Nasty, Junkyard, Bad Religion), Micheal Hampton (SOA, Embrace, One Last Wish) e Johnny Temple (Girls Against Boys, Soulside). Quindi gente che ne sa molto piu’ di me e voi che state leggendo in questo preciso momento. 28 minuti per 10 pezzi di power punk venato di quella melodia figlia della Revolution Summer di Washington D.C. che vide in leggendarie label come Dischord (che di recente ha messo tutto il catalogo su bandcamp) uno dei suoi punti focali. Il disco suona molto fresco e potente, un’ideale colonna sonora per l’estate che sta per iniziare. I brani sono tutti molto catchy, pieni di melodia e con diversi tocchi di classe, ma qui parliamo di fuoriclasse. E’ un piacere sentire finalmente la linea melodica della voce Dennis Lyxzén, lontana anni luce dagli urlacci delle produzioni targate Refused, ritornare sui binari rock’n'roll degli (International) Noise Conspiracy e fare “moine” con l’intramontabile songwriting di “un Dag Nasty” (‘All For Sale’, ‘Brick’, ‘Darkest Days’, ‘This Is Nothing’, ‘Lost Cause’). Gli altri non sono certo da meno. Le chitarre sono frizzanti e vi faranno muovere il piedino, mentre basso e batteria (suonata da Matt Schulz) sono perfetti nella loro semplicita’. Il mio brano preferito e’ ‘Driven’, il secondo, davvero una perfetta power pop song. Pensare che Baker e Hampton si erano incontrati quasi per gioco, con l’intenzione di scrivere solo un paio di canzoni… se amate i Dag Nasty di ‘Four On The Floor’ – ‘Wig Out At Denkos’ e gli (International) Noise Conspiracy ne farete tesoro… garantito.
(Marco Pasini)
(Photo Glen E. Friedman)
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