EYEHATEGOD ‘A HISTORY OF NOMADIC BEHAVIOR’
Review Overview
9
9EYEHATEGOD
‘A History Of Nomadic Behavior’-CD
(Century Media)
9/10
Per chi bazzica gli ambienti sludge e affini, il nome Eyehategod è salutato con venerazione e rispetto. I nostri continuano ormai imperterreti da decenni a portare avanti questo progetto, tra droghe, alcool, pazzia, arresti, la quasi morte del cantante Mike Williams, l’aver quasi perso tutto nell’uragano Katrina; insomma, hanno nuotato nella loro buona dose di merda. In tutto questo, c’è stata pure la dipartita terrena dello storico batterista Joe LaCaze. A tutto questo, la band di New Orleans ha risposto con un doloroso vaffanculo, e forti di un nuovo contratto con Century Media, i nostri ci presentano l’ultima fatica, ovvero ‘A History Of Nomadic Behavior’. Un album che si presta perfettamente nel fare da colonna sonora ai tempi bui che stiamo vivendo. I riff di Jimmy Bower sono ancora sbilenchi, marci e cattivi, figli degeneri dei Black Sabbath piu’ inaciditi. Williams urla i suoi testi di disperazione e perdizione, su un tappeto sonoro nervoso e malato. Perche’ si’, gli Eyehategod rappresentano tutto cio’ che e’ di piu’ malato e disastrato, sono la perfetta rappresentazione del pattume umano che popola la terra. E allora scoperchiamola questa pattumiera ancora una volta e immergiamoci nei miasmi festidi dello schifo a cui la societa’ e’ ridotta…
(Marco Pasini)
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