Electric Wizard ‘Time To Die’
Review Overview
7.5
7.5ELECTRIC WIZARD
‘Time To Die’-CD
(Universal/Spinefarm)
7.5/10
Sarebbe dovuto uscire il primo novembre (come il precedente ‘Black Masses’), il nuovo parto discografico degli Electric Wizard. Quantomeno per mantenere coerenza estetica e concettuale. La creatura musicale di Jus Oborn continua ad essere un monolite inossidabile di potenza heavy-doom, centellinando le uscite (ottavo album in vent’anni di carriera) e generando cloni a iosa. La casa discografica si è inventata il termine “enheavyment” per indicare l’illuminazione (o sarebbe più corretto dire l’oscuramento) a cui conduce il metal del nostro mago elettrico britannico. Le novità da segnalare sono il ritorno del figliol prodigo Mark Greening dietro ai tamburi, e la prima uscita senza il marchio Rise Above Records (l’etichetta di proprietà di Lee Dorrian, garanzia di rock fumoso e rintronante). Descrivere l’ora abbondante di invocazioni psichedeliche e frastornanti che compongono questo come-back ha poco senso. Se amate la lentezza funerea, la pesantezza lisergica, il drone ambient, lo sludge caliginoso, questo disco è quello che fa per voi. Il sottoscritto è sentimentalmente legato a ‘Dopethrone’ e difficilmente uscirà un disco degli EW in grado di competervi (al cuor non si comanda), ma ‘Time To Die’ non delude le aspettative. Ed è già tanto, in questi tempi di magra.
(Flavio Ignelzi)
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