EARTHTONE9
‘In Resonance Nexus’-LP
(Candlelight)
6/10

In anni ormai remoti gli Earthtone9 vennero battezzati dalla stampa specializzata come la grande risposta inglese alla scena nu metal americana e, di conseguenza, la next big thing della scena musicale di inizio millennio. Ovviamente entrambe le affermazioni sono state clamorosamente smentite, non tanto per la qualità effettiva della band, ma per la mancanza di presupposti validi; in primis perché la band di Nottingham, pur lambendo in parte le sonorità nu, è sempre stata lontana da tali ambiti, avendo un retaggio più vicino al post-hardcore, al noise e alla ricerca delle sonorità elaborate (a tratti oniriche e perché no, orientaleggianti e psichedeliche). Detto questo, è facile anche capire come mai non ci siamo mai trovati gli Earthtone9 al posto, facciamo un nome a caso, dei Linkin Park di turno (così come non lo sono stati in quegli anni, sempre parlando di band “protette” dalla stampa inglese, i pur validi Kill II This, Pulkas, Pitchshifter, Skindred e One Minute Silence ). Probabilmente non lo sapremo mai, ma il mismatch tra l’entusiasmo di certa stampa e il mancato riscontro (di vendite ahimè) deve aver portato la band di Karl Middleton e soci ad una certa propensione a mollare il colpo appena dopo la pubblicazione di ‘Arc’tan’gent’, il disco che avrebbe dovuto consacrare l’esplosione planetaria della band. Dopo anni di stop, di ritorni improvvisi e di materiale centellinato, ritroviamo gli Earthtone9 con questo ‘In Resonance Nexus’, album assolutamente valido, lo diciamo subito visto che la sufficienza risicata potrebbe far pensare ad altro, che ci ricorda come la band sia capace come poche di regalare momenti di introspezione quasi onirica (vedi ‘Black Swan Roulette’ o ‘Under The Snake’) a brani più diretti e “core”, come la decisamente cruda ‘Ocean Drift’. Karl Middleton si dimostra frontman clamorosamente di classe, dall’ugola capace di cimentarsi in parti ultra melodiche a passaggi dalla violenza esasperata. In tutto questo ‘In Resonance Nexus’ è senz’altro un disco di indiscusso valore ma, a noi fan di lunga data della band, non può che balzare all’orecchio come una ‘Lash Of The Tongues’ non possa essere assolutamente confrontata con l’onirica spietatezza di una ‘Tat Twam Asi’ d’annata o che le atmosfere crepuscolari e brutali di ‘Lo-Def(inition) Discord’ siano ormai lontane. Inevitabile passare del tempo o meno, e considerazioni da pseudo boomer del caso, gli Earthtone9 si dimostrano ancora, dopo quasi trent’anni, una band dal talento cristallino.
(Davide Perletti)