Dune Rats @ Morel, Lugano (CH) – recap
Una delle più grandi truffe del rock’n’roll viste ultimamente, e una delle più riuscite.
L’interesse per questa band è cresciuto esponenzialmente dopo aver visto il loro ultimo video ‘Braindead’, che praticamente raccoglie tutto quello che una band australiana dovrebbe fare: fregarsene di suonare bene, skateare, drogarsi, pensare più a divertirsi che al futuro.
Non è tanto l’affrontare quattro o più ore di strada per tornare dal Venezia Hardcore Fest e dirigerci direttamente al locale a Lugano, quanto il fatto che poche ore prima del concerto ci sorgono seri dubbi se effettivamente questo si terrà e soprattutto dove: la location segnata sull’account Bandsintown dei Dune Rats non sembra esistere e non troviamo un evento Facebook relativo alla serata. Dopo aver mosso un po’ di richieste riusciamo a carpire tutte le info, veniamo a scoprire in seguito che gli organizzatori han tentato di virare verso il “secret show pubblico”. La location è una figata, ex carrozzeria luganese in faccia al lago, si suona dove prima probabilmente c’era la reception, magari una volta la gente ci firmava fatture e ora siamo a vedere una crew di australiani ubriachi in pantaloncini e capelli lunghi. Si perché le bands son due, in apertura The Gooch Palms, amiconi dei Dune Rats con i quali condividono, oltre allo stile musicale, la stessa passione per lo sfasciarsi prima di suonare.
Ma alla gente non sembra importare molto l’effetto finale delle canzoni, la serata è impostata più sul party che sul concerto quindi va bene cosi. Va talmente bene che durante il set dei Dune Rats si vedono stage diving in spazi claustrofobici (se alzo una mano tocco tranquillamente il soffitto senza stendere il braccio), beer bong offerti dal chitarrista Danny con birra versata dentro la scarpa di un malcapitato del pubblico e bevuta sempre da li, un paio pause leggermente lunghe tra un pezzo e l’altro per permettere al batterista Brett di vomitare nel secchiello che si era appositamente portato di fianco alla batteria. Cantando di droghe, bevute, party, ragazze, trip mentali questi ragazzi australiani stanno portando il loro divertentissimo garage punk letteralmente in giro per il mondo, acquisendo una fanbase sempre più forte ed affezionata, soprattutto grazie a situazioni come queste.
(Txt Marco Mantegazza x Salad Days Mag – All Rights Reserved)
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