DRUG CHURCH ‘HYGIENE’
Review Overview
8
8DRUG CHURCH
‘Hygiene’-CD
(Pure Noise)
8/10
I Drug Church sono sicuramente uno dei gruppi più interessanti usciti negli ultimi anni dal calderone dell’underground punk alternative statunitense, merito di una crescita costante ma soprattutto di un approccio atipico alla musica. ‘Hygiene’ è il loro quarto album, uscito per la sempre attenta Pure Noise Records, e segna un ulteriore tassello in questa crescita esponenziale, magari non troppo evidente ma che fa stare attenti ai piccoli dettagli. La formula rimane invariata, ovvero un ibrido tra i Black Flag più noise, il post hardcore e quel retrogusto grunge che insaporisce il tutto senza suonare derivativo e nostalgico, con una produzione superlativa e fresca che da all’album un vibe molto raw e potente senza suonare stucchevole. La scrittura di Patrick Kindlon rimane sempre sul dark/satirico con la solita metodologia di scrivere i testi in studio prima di registrare piuttosto che portare qualcosa di preconfezionato, dando quel tocco di imprevedibilità che non guasta mai. In più si è pure reso conto che i hook anthemici erano l’ingrediente mancante nel suo cantato, portandolo ad un livello superiore. ‘Million Miles Of Fun’, ‘Detective Lieutenant’, ‘World Impact’ e ‘Piss & Quiet’ sono i momenti migliori di un album che in realtà fila liscio dall’inizio alla fine senza annoiare, cosa da non sottovalutare di sti tempi. ‘Hygiene’ conferma lo stato superlativo di forma dei Drug Church e si candida tranquillamente ad essere uno degli album dell’anno. Penso possa bastare come invito ad ascoltarlo, no?
(Michael Simeon)
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