Dirty Fences ‘Too High To Kross’
Review Overview
7.5
7.5DIRTY FENCES
‘Too High To Kross’-CD
(Volcom Entertainment)
7.5/10
Max Comaskey (voce e basso), Jack Daves (voce e chitarra) e Max Hiersteiner (batteria e voce) formano i Dirty Fences, power-trio newyorchese consacrato all’inviolabile verbo del rock’n’roll primigenio e polveroso che fu di MC5, The Stooges, Redd Kross (non a caso c’è pure un esplicito riferimento nel titolo). In bilico tra proto-punk e garage, i tre musicisti innamorati alla follia del suono vintage, sembrano voler andare dritti al nocciolo del rock, senza sprecarsi in abbellimenti o smussamenti di sorta, lasciando che l’ispirazione fluisca libera in una struttura essenziale e scheletrica, con una registrazione ruvida, sporca, old-style, settantiana. Mettono in fila così tredici schegge di furore retrò, certamente revivaliste, ma anche traboccanti di energia e coinvolgimento. Dalla carica del primo singolo ‘Heaven Is Tonight’, al portamento dinoccolato di ‘Nickles And Dimes’ che non sfigurerebbe in un disco dei primi Rolling Stones, passando per la Ramones-oriented ‘Rose In A Vice’ e per una ‘Kilsythe’ d’apertura con un rifferama che si dibatte tra Ac/Dc e Johnny Thunders, è un susseguirsi di emozioni forti che sembrano giungere direttamente dal periodo aureo del rock. Il fatto che si tratti di un debutto, poi, non può che lasciarci desiderosi di sentire cos’altro hanno da dirci questi Dirty Fences in futuro.
(Flavio Ignelzi)
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