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Salad Days Magazine | November 18, 2024

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Deathdestruction ‘II’

Deathdestruction ‘II’
Salad Days

Review Overview

4
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Rating

DEATHDESTRUCTION
‘II’-CD
(Gain Music)
4/10

Potrei cominciare e chiudere questa recensione con una semplice e inequivocabile parola: immondizia. Ma siccome poi il Riga si altererebbe non poco per la mia poca professionalità (ma in questo caso approverebbe totalmente) spenderò qualche parola in più. Formati a Goteborg come side project di alcune giovani e promettenti formazioni metal alternative svedesi, i nostri, dopo un debutto su Gain Music, (sottoetichetta Sony) tornano con questo nuovo album chiamato semplicemente ‘II’ sempre per la sussidiaria del colosso giapponese. La bio in mio possesso dice che il gruppo ha fatto sfracelli in giro per l’Europa in tour, condividendo il palco anche con gli In Flames (altro gruppo che mi lascia totalmente indifferente). Allora, procediamo col parlare un pò del suono proposto dai nostri. Le coordinate sono gli onnipresenti Pantera per ciò che riguarda il groove, gli Alice In Chains per alcune scelte vocali e un pizzico di Stone Sour per ciò che riguarda le melodie. Il risultato è quanto di più scontato si possa trovare oggi. Innazitutto non sanno assolutamente dove andare a parare, visto che passano da pezzi proto thrash infarciti di groove e chitarre compresse, ad altri in cui sembra di ascoltare del grunge rock di seconda categoria appena appena un pò pesante. I suoni sono artificiali e costruiti in studio senza un minimo di calore umano ne di atmosfera. La batteria suona finta e risulta triggerata all’inverosimile, le chitarre sono innocue e non hanno un minimo di cattiveria, il basso non pervenuto. La voce invece è una nenia lamentosa, che passa da vocalizzi alla Anselmo de noantri per poi passare a quelli tipici di un qualsiasi cantante con camicione di flanella dei primi anni’90. I pezzi sono troppo lunghi e troppi in generale e su tutto aleggia l’ombra del “siamo giovani, siamo svedesi, proviamo a farci due soldi per la vecchiaia”. Spiacente ma li boccio completamente e spero vivamente di non ascoltarli mai più in vita mia!
(Marco Pasini)

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