DANAVA ‘NOTHING BUT NOTHING’
Review Overview
8
8DANAVA
‘Nothing But Nothing’-LP
(Tee Pee)
8/10
Portland si conferma come area fertile per le sonorità heavy “vintage” ma con quel quid di modernità che rende attuali dischi come ‘Nothing But Nothing’. Tee Pee Records non sbaglia un colpo, e anche questo nuovo lavoro dei Danava brilla di luce propria, partendo da basi metal ben precise e marcate (dagli Iron Maiden ai Judas Priest) che non vengono minimamente nascoste ma anzi, enfatizzate, sin dall’iniziale riffing di chitarra incrociato della titletrack. ‘Nothing But Nothing’ è un disco con le palle, esagerato nel mostrare l’amore per un heavy rock datato, ma sempre efficace, e che in certi frangenti rimanda persino ad una sorta di versione più quadrata e legata ai “grandi del passato” dei Mastodon. E a scanso di equivoci, un brano come ‘At Midnight You Die’ farebbe comodo, seppur in un contesto ovviamente molto diverso, alle ultime prove di Brent Hinds e soci! Tra un esaltante e scatenato episodio completamente strumentale (‘Season Of Vengeance’) e l’evocativa e sospesa ritmica di ‘Nuthin But Nuthin’, i Danava sfornano un disco buono per tutte le “stagioni metal”, capace di acchiappare sia i metalhead più stagionati e smaliziati così come le nuove generazioni non per forza a caccia dello swag o della band dal super hype di turno.
(Davide Perletti)
FFO: Iron Maiden, Black Sabbath, Motörhead, Earthless
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