Crutches ‘ForlOrAD’
Review Overview
8
8CRUTCHES
‘ForlOrAD’-Lp
(Distro-y-Records)
8/10
Malmo, Svezia. 2015. I Crutches giungono al terzo lavoro sulla lunga distanza. D-beat crust vomitato in faccia, no pose, no fronzoli, no seghe metali, no fashion. Così deve suonare. Brutale, spaccatimpani, sofferente. Una sequela di brani sparati come proiettili di un mitragliatore vi trapasseranno il cranio. I riferimenti sono Crude SS, Anti-Cimex, Discharge, Disclose e la vecchia scuola noise del Sol Levante. Una mazzata in faccia che vi farà tremare da capo a piedi. Musicalmente suonano perfetti: veloci, distorti, voce urlatissima e carica di odio vivo. I riff sono un flagello costante, non un attimo di pausa, non un ripensamento. Colpiscono alla cieca, ma fanno male, molto male. La sezione basso e batteria è un rullocompressore in grado di polverizzare tutto ciò che incontra, non fa prigionieri. Li stermina prima. Questo suono è l’apoteosi della violenza, della ricerca del dolore fisico e mentale. Gli innesti di noise sul tessuto dei pezzi non fa altro che accentuare ancora di più la pazzia di questo suono. I testi sono politicizzati, parlano del disfacimento dell’umanità e della società da essa creata. Vi faranno pensare ma allo stesso tempo provare disgusto per ciò che l’uomo ha fatto. Le sue nefandezze sono messe nude e crude nei testi dei Crutches. Mi fermo qui. Ascoltateli.
(Marco Pasini)
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