Cold World ‘How The Gods Chill’
Review Overview
7
7COLD WORLD
‘How The Gods Chill’-LP/CD
(Deathwish Inc.)
7/10
Se devo essere franco e sincero i Cold World non li ho mai considerati più tanto, vuoi perchè escono ogni giorno miriadi di gruppi e ascoltarli tutti è impossibile, vuoi perchè la commistione tra hardcore ed hip hop non mi garba molto. Questo nuovo album sotto il patrocinio della lanciatissima Deathwish Records esce dopo anni di distanza dal precedente ‘Dedicated To Babies Who Came Feet First’, sempre per l’etichetta di Jacob Bannon dei Converge. Il suono dei nostri è un granitico e senza compromessi hardcore mid tempo, infarcito di chitarroni ignoranti, beat per ammazzarsi nel pit e tutto quel corollario estetico che manderà di sicuro in sollucchero ogni adepto a questo stile di hardcore. I nostri si avvalgano pure della collaborazione di noti artisti hip hop come Meyhem Lauren e Kool G. Rap, che contribuiscono a portare avanti un discorso di fusione tra due mondi all’apparenza lontani, ma che in realtà hanno la comune denominazione di provenire dalla strada. Musicalmente siamo di fronte ad una band che fa propria la lezione impartita da Biohazard, Life Of Agony e E-Town Concrete, ponendosi anche come naturale ponte di comunicazione con la storica compilation del 1993 ‘Judgment Night’ che poi lanciò in grande stile al pubblico la fusione fra metal, hardcore e rap. I pezzi si dimostrano tutti molto grintosi e ben suonati, facendo trasparire un’ attitudine feroce e senza compromessi. Lo stile dei Cold World è il loro vero punto di forza: se escludiamo qualche rara eccezione, nessuno nel panorama hardcore contemporaneo suona come loro. Il miscuglio di differenti suoni comporta il tributargli il giusto rispetto per aver sviluppato un’attitudine che pesca dal meglio delle culture di strada, proponendo un suono variegato e potentissimo. Da oggi in poi guarderò a questo gruppo con un’occhio di riguardo e un po’ di attenzione in più.
(Marco Pasini)
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