Clutch ‘Psychic Warfare’
Review Overview
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8CLUTCH
‘Psychic Warfare’-LP
(Weathermaker Music)
8/10
Quando i Clutch daranno alle stampe un brutto disco sarà un giorno triste, ma per fortuna questa eventualità sembra davvero essere remota vista la qualità sempre altissima delle uscite dei quattro del Maryland. Se non avete mai ascoltato i Clutch cospargetevi il capo di ceneri e recuperate in tempo zero questo ‘Psychic Warfare’ e sono sicuro che in men che non di dica entrerete nella legione dei die hard fans di questa meravigliosa band. Dopo una breve intro parlata si parte subito forte con ‘X-Ray Visions’, primo singolo e brano più diretto dell’album che si avvale della solita vena istrionica di Neil Fallon, che pur nella sua semplicità mostra subito tutti i punti di forza del Clutch sound: una sezione ritmica clamorosamente groovy (il basso signori, così si suona il basso!) e un riff maker di qualità eccelsa come Mister Tim Suilt. Rimanere poi intrappolati nelle lyrics tra l’apparente non-sense e il dark humor del buon Neil (dalla prima strofa ‘First thing that I did, was buy a pack of smokes, check in to a motel and consult my horoscope’ alla presentazione della band con tanto di segno zodiacale a metà brano) da quel tocco in più ad un progetto che con il tempo è diventata una macchina hard rock oliata alla perfezione. In ‘Psychic Warfare’ ritroviamo brani come ‘Firebirds’ e ‘Noble Savage’ che riprendono le ritmiche del precedente ‘Earth Rocker’, ma anche le note inclinazioni alle atmosfere più diluite e in un certo senso dark come in ‘Our Lady Of Electric Light’ e nella conclusiva clamorosa ‘Son Of Virginia’, lungo viaggio rock al sapore di bourbon. Poche band in circolazione suonano così compatte e convincenti nel suonare un hard rock moderno e al tempo stesso erede della grande tradizione rock a stelle e strisce, e la speranza e di rivederli davvero presto dal vivo per uno dei loro soliti incendiari show. Disco da Buy or Die, siete stati avvisati!
(Davide Perletti)
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