CHARGER ‘WARHORSE’
Review Overview
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6CHARGER
‘Warhorse’-CD
(Pirates Press)
6/10
Forse l’effetto sorpresa è inevitabilmente scemato, o forse semplicemente un progetto di questo tipo è talmente “just for fun” che non si riesce a trovare un solido appiglio, ma il debutto sulla lunga distanza dei Charger colpisce senz’altro meno rispetto al pregevole EP di debutto di qualche anno addietro. Ricapitolando un po’ le cose, nei Charger ritroviamo il funambolico Matt Freeman dei Rancid e Operation Ivy, Jason Willer (Jello Biafra And The Guantanamo School Of Medicine) e Andrew McGee (Wired All Wrong), in un power-trio dedito ad un ibrido punk metal dalle sfumature piuttosto impronosticabili. Se pensate agli sferraglianti Motörhead avete inquadrato la situazione, ma all’interno di ‘Warhorse’ troviamo anche tanto metal anni ’80, tra il pacchiano e l’epico: echi di Maiden e di background vocals ubriache, soli di basso senza soluzione di continuità e una pomposità che fa abbozzare ben più di un sorriso. Insomma, che il progetto sia nato sull’onda di una sana e vivace voglia di cazzeggiare è fuori di dubbio, che ci siano anche una manciata di canzoni divertenti da sparare a tutto volume pure (cfr. ‘Rolling Through The Night’ e ‘Forsaken Soul’), che ogni tanto giocare a fare i Manowar, soprattutto con molta ironia, è anche divertente… ma da questi tre brutti ceffi (e visto anche l’ottimo EP di debutto) mi sarei aspettato qualcosa di decisamente più a fuoco.
(Davide Perletti)
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