CCM ‘The Furios Era 1979/1983′
Review Overview
10
10CCM
‘The Furios Era 1979/1983′-LP/CD
(Area Pirata)
10/10
L’hardcore italiano degli anni’80, quello fatto di Wretched, Negazione, Indigesti, Nerorgasmo, Putrid Fever, I Refuse It! e tanti tanti altri, è francamente insuperabile. E’ inutile alambiccarsi, sforzarsi, non c’è scampo: quei tempi non torneranno mai più. Quell’energia, quell’attitudine sono irreplicabili. Certo, oggi l’Italia può contare su band validissime, ma quell’originale urlo si è spento irrimediabilmente. Non prendete le mie parole come quelle di un nostalgico, io adoro l’hardcore dei giorni nostri. E’ una semplice constatazione. Bene, terminate le mie riflessioni, concentriamoci su questa ristampa della discografia dei CCM. Area Pirata ha fatto un lavoro semplicemente incredibile: i pezzi sono stati passati al setaccio dai valenti ragazzi del West Link Studio e riportati alla luce in tutta la loro rutilante e brutale essenza. Ben diversa dalla resa sonora dei bootleg che sono fioccati come funghi negli ultimi anni. Ed infatti questa uscita è anche una risposta a ciò. I CCM sono stati un gruppo leggendario, per certi versi precursore di ciò che sarebbe venuto dopo. La voce abrasiva di Syd, la sua fisicità dirompente, il sangue che scaturiva dai tagli che si auto infliggeva dal vivo sono l’essenza primaria dei CCM. Un selvaggio (ma con il senno di esserlo) dietro al microfono, un istrione capace di catalizzare su di sè tutta l’energia sprigionata da un suono scalpitante. La chitarra è un serpente a sonagli pronto a mordere e fa male molto male. Scariche elettriche di pura violenza, prive di qualsiasi melodia. Un pugno in faccia. Una batteria minimale e affilata, coadiuvata da basso martellante e suonato con una ferocia senza pari. La ferocia muoveva i CCM, quella furia fuori controllo che ha ammaliato pure Jello Biafra la volta che li vide a San Francisco nel tour statunitense del 1986, quello in cui poi venne registrato ‘Into The Void’. In questo vinile la troverete intera e senza sconti: dai 7” ’400 Fascists’ e ‘Furious Party’, allo split con gli I Refuse It! fino al già menzionato ‘Into The Void’. In conclusione troviamo un brano inedito di 10 minuti, dal titolo ‘Naymiorenggekkio’ (registrato da Stefano Ballini di Trippa Shake ‘zine con un registratore durante lo storico concerto al Casalone di Bologna in compagnia di Negazione e Indigesti): strano e conturbante, forse lasciava presagire il nuovo corso sonico che la band avrebbe intrapreso se non si fosse sciolta. Completa il tutto un ottimo lavoro grafico con foto, flyer e la biografia. Questa discografia è un monumento ad uno dei più grandi gruppi hardcore punk di sempre.
(Marco Pasini)
Submit a Comment