CAMERA OBSCURA TWO ‘D.Ö.D.’
Review Overview
8.5
8.5CAMERA OBSCURA TWO
‘D.Ö.D.’-LP
(SelfMadeGod)
8.5/10
‘D.Ö.D.’ così si chiama l’esordio dei Camera Obscura Two. Non è un album pianificato e non è neanche avventato, è forse una presa di posizione, probabilmente una prova di coraggio. Un quadro complesso che incarna l’unicità del progetto. Questo ambizioso progetto è capitanato da Alberto Penzin, basso, fondatore dei death-thrashers Schizo e padre putativo del metal estremo italiano (cit. Metal Hammer), coadiuvato da un quartetto strepitoso: Giulio The Bastard (ma già dopo le registrazioni di ‘D.Ö.D.’ fuori dai CO2…) voce dei seminali/distruttivi Cripple Bastards; Giuseppe Orlando, storico batterista dei Novembre e boss degli Outer Sound studio e oggi dietro le pelli con The Foreshadowing e Inno; Marco Mastrobuono, chitarra, rinomato sound engineer/producer all’attivo con tantissime band metal e hardcore e nelle band Hour Of Penance, Undertakers Buffalo Grillz e altri ancora; Andrea Ragusa, basso, altra forza trainante del progetto e veterano della scena metal siciliana in molte formazioni (visto dal vivo con i Mass Turbo, che vi consiglio di cercare). Tutto questo imprime un segno indelebile in questo lavoro, soprattutto sul raggiungimento di un sound spaventoso, pietrificato e stratificato come pochi sentiti negli ultimi anni. 28 minuti di furioso e spericolato grind/crust/core, spettacolare per le continue soluzioni ed evoluzioni, ma distante da qualsiasi cosa che possa collegarsi ai generi sopracitati. Assolutamente borderline. Dentro ‘D.Ö.D.’ sembra anche convivere un’anima avveduta, subconscia che lascia presagire, forse, a una nuova via da perseguire e che lascia il progetto, Camera Obscura Two, pieno di punti interrogativi e con la curiosità di seguirlo. Pertanto, prima riprendiamoci da questa secca e brutale botta in testa.
(Giuseppe Picciotto)
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