Buckcherry ‘The Best Of’
Review Overview
6
6BUCKCHERRY
‘The Best Of’-CD
(Eleven Seven Music)
6/10
È inutile che provate a prendermi per il culo, care case discografiche. Quasi sempre l’uscita di un greatest hits è una scelta commerciale, soprattutto quando una raccolta ha caratteristiche come questa in esame, cioè contenente i singoli della band e nient’altro. D’altronde conosciamo la Eleven Seven Music, etichetta dalle generose disponibilità (comunque si tratta del giro major), specializzata in vecchie glorie che non si arrendono all’avanzare dell’età. I Buckcherry, per la verità, non mi sembravano messi così male. Eredi fuori tempo massimo del glorioso suono sleazy di fine anni ottanta, i cinque losangelini hanno sempre fatto il loro dovere senza guardare in faccia a nessuno, senza scivolare mai in espedienti troppo leccati, pure quando si sono cimentati con ballatone tipo ‘For The Movies’ o con la tradizione di una ‘Rose’. Una spruzzatina di Ac/Dc, una manciata più consistente di Aerosmith, tanto Faster Pussycat & L.A. Guns & Motley Crue e il gioco era fatto. Tatuaggi che si sprecano, chitarre che ringhiano, batteria che picchia, un frontman (Josh Todd) che ha pure il giusto aspetto emaciato, ma evidentemente non è bastato. Si tenterà il rilancio e poi, chissà… adesso sono in tour insieme agli Hardcore Superstar con il loro tempestivo ‘The Best Of’ privo di chicche. A chi interessa?
(Flavio Ignelzi)
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