Brutus ‘Behind The Mountains’
Review Overview
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6BRUTUS
‘Behind The Mountains’-CD
(Svart)
6/10
Chi segue, con una certa attenzione, gli sviluppi incontrollati dell’Hard rock europeo sa che i Brutus, due anni fa, si sono imposti come la vera rivelazione nei territori hard blues: responsabile un disco d’esordio, su Transubstans Records, fulminante, fatto di Creem e Blue Cheer. Abbastanza forte da convincere critica e pubblico a istituire il piccolo culto indipendente dei Brutus. Poi, chi li ha seguiti, sa altrettanto bene che i Brutus, soprattutto nello split con i Graviators, hanno cominciato a perdere fiato e lucidità, lanciando segnali poco incoraggianti, un po’ come accadde agli Orchid prima di riprendere la corsa con il nuovo album. Corsa che i Brutus non sono riusciti ad affrontare. ‘Behind The Mountains, pur nella sua dignità, manca di spinta e di sangue. E’ anemico. Pallido, svuotato. Stiloso, lezioso, ma non certo fulminante come i Brutus degli inizi. Come sei i Brutus, e ‘Blue Pills’ lo dimostra, avessero trovato il modo di comunicare a basso dispendio di energie, sfruttando clichè ben oltrepassati da molti loro colleghi contemporanei. Che dire, ci saremmo aspettati di più, pur riconoscendo a loro una classe indubbia. Ma che al netto di tutto, non basta più.
(Mario Ruggeri)
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