Broken Hope ‘Mutilated And Assimilated’
Review Overview
9
9BROKEN HOPE
‘Mutilated And Assimilated’-CD+DVD/Digital
(Century Media)
9/10
Ci sono alcune gustose storielle sui death metallers Broken Hope da Chicago. La prima è che il loro micidiale debutto del 1993 ‘Swamped In Gore’ fu il primo album registrato in digitale
dall’inizio alla fine da parte di una death metal band. Fin qui, tutto ok, piccola nota di costume. La seconda è che il batterista Ryan Stanek fu buttato a calci fuori dalla band perchè vendeva il merchandising dei Broken Hope per corrispondenza, intascandosi i soldi senza spedire nulla. Birbantello, pace all’anima sua, è deceduto due anni fa. La terza storiella è che i nostri furono cacciati dal tour del 2013 dai Deicide (a cui facevan da supporto) perchè durante il loro set a El Paso (Texas) un ragazzo si tagliò la gola con un cutter. Non è dato sapere se ciò è stata la causa della loro eliminazione da quel tour. Bene, finiti i gustosi aneddoti che mi regala Metallum, procediamo a parlare un po’ di questo loro settimo album. Death metal a caratteri cubitali, un ideale ponte fra il nuovo ed il vecchio. Dodici pezzi che non vi daranno regua, conditi con blast beat, assoli velocissimi e brutali, una voce gutturale e carica di morte ed in generale una costruzione dei brani davvero ben fatta. E’ un martellamento continuo, un dipanarsi tra sfuriate e tempi più groove (quello fatto con gusto, non paccottiglia metal core di bassa lega, sia chiaro), in un crescendo di violenza e brutalità. Se vi piaccono Cannibal Corpse, Dying Fetus e Suffocation, qui vi divertirete e non poco. Il drumming è assolutamente maniacale e risulta vario e ricco di piccole perle tutte da scoprire. Ma d’altronde, se vuoi suonare questa roba e a questo livello, non hai scelta: o sei capace o non lo sei. L’unico superstite della formazione originale è il prode Jeremy Wagner, al quale va il mio massimo rispetto per aver riportato in vita un gruppo eccellente, che fin dai primissimi nineties si diverte a polerizzare le trombe di Eustachio di chi come me ama alla follia il death metal. No compromise or fuck yourself!
(Marco Pasini)
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