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Salad Days Magazine | November 18, 2024

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BRENDAN MILLER ‘S/T’

BRENDAN MILLER ‘S/T’
Salad Days

Review Overview

8
8
8

Rating

BRENDAN MILLER
‘S/T’-DIGITAL
(One Week)
8/10


Una bella storia a lieto fine, quella di questo album solista di Brendan Miller. Brendan ha inviato una canzone a Zach Quinn (Pears, Bandaid Brigade) su Instagram e Zach l’ha immediatamente inviata a Joey Cape, frontman dei Lagwagon e proprietario della One Week Records, etichetta focalizzata su sonorità folk dall’anima punk rock. Joey ha espresso interesse per una pubblicazione su One Week e Brendan ha iniziato a scrivere l’album, mandandogli le canzoni man mano che arrivavano. La cosa particolare è che, date le restrizioni dovute alla pandemia, Brendan ha registrato l’intero album da solo dal suo portatile, fuori dalla sua auto nel suo vialetto, durante l’inverno 2021. I brani poi sono stati masterizzati da Joey Cape stesso. È un disco genuino, onesto, in cui si respira sia la tradizione folk americana che le influenze punk del cantautore di Pittsburgh. Scarno, essenziale, come possiamo aspettarci da un disco registrato come è stato registrato, ma la qualità audio è rispettabilissima e il songwriting di Brendan è di buon livello, si sente che potrebbe esprimersi al meglio con qualche arrangiamento in più, ma questa è una caratteristica di tutti i dischi voce e chitarra acustica (o quasi), che sono piacevoli da ascoltare, ma forse emozionano di più dal vivo, magari nel contesto giusto. La voce è particolare, forse qualcuno potrebbe trovarla “troppo punk rock”, ma spesso è la cosa che più va a gusti in questi ascolti e personalmente la trovo valida, anche se a tratti un pochino piatta, forse per via degli effetti. In conclusione: un buon disco per chi ama i singer-songwriter che vengono dal punk. Non è il disco che definisce il genere, ma dopo aver consumato e consumato i brani degli artisti più blasonati di questo filone avete ancora fame, questo disco è da prendere seriamente in considerazione, così come tutti (o quasi) quelli pubblicati da One Week Records. Poi… al di là della musica: per la storia particolare che c’è dietro a questa collaborazione e alle registrazioni di questo disco, Brendan Miller merita comunque rispetto, supporto e incoraggiamento!
(Gab De La Vega)

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